«De Micheli candidata? Su di lei parole incresciose». Il sindaco Arfani difende l'avversaria
Il primo cittadino di Carpaneto e candidato per il secondo mandato: «I candidati sindaci si valutano sulla base di proposte, di idee, di squadra. Non per dicerie o sentito dire»
«I candidati sindaci si valutano - e questo vale per tutti - sulla base di proposte, di idee, di squadra. Non per dicerie o sentito dire». Lo scrive il sindaco di Carpaneto Andrea Arfani, candidato alle elezioni del 12 giugno per il secondo mandato, in "difesa" dell'avversria Patrizia De Micheli. Nei confronti della candidata, scrive Arfani su Facebook, sono circolate «parole assolutamente incresciose nei confronti, diffuse sui gruppi social di zona, facendo riferimento a persone diverse da lei (è sorella di Paola De Micheli, deputata del Partito Democratico, ndr), con insinuazioni talvolta insopportabili».
«Invito a smettere immediatamente questo atteggiamento. Da sindaco, e da candidato tale, ma soprattutto da cittadino, credo che utilizzare questi argomenti sia, oltre che ovviamente sbagliato, assolutamente inaccettabile: le persone che hanno la serietà (e il coraggio, oggi come oggi) di rendersi disponibili a correre per il proprio paese meritano comunque rispetto. Rivolgere parole offensive, fini a sé stesse, non può esistere. In una comunità seria e matura come la nostra - prosegue Arfani nel post -, dove da qualche anno cerco di contribuire a un utilizzo responsabile dei social attraverso questa pagina, non posso assistere in silenzio a un uso così distorto del mezzo di comunicazione. Ci si confronterà su basi di rispetto e lealtà, solo su questo. Il resto rimane fuori, da parte di tutti».