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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

ApP: «Anche gli stranieri residenti a Piacenza pagano lo stipendio ai leghisti»

Alternativa per Piacenza risponde al Carroccio che aveva contestato l’iniziativa dei manifesti in arabo: «Noi avviciniamo i cittadini alla politica, loro vedono la città come serbatoio di voti»

«Leggiamo con stupore alcune dichiarazioni della Lega piacentina, apparse in risposta alla distribuzione di volantini in lingua italiana e araba che promuovevano la nostra iniziativa in programma al quartiere Farnesiana per venerdì 18 marzo. ApP accoglie nel suo programma un punto fondamentale sull’integrazione: “rafforzare l’insegnamento della lingua italiana come primo strumento di integrazione e coesione”. A differenza dei partiti tradizionali come la Lega, che vedono il cittadino puramente come elettore e la città come serbatoio di voti, il nostro obiettivo non è cercare elettori e imporre programmi, ma è avvicinare i cittadini alla politica, armonizzare quel rapporto tra cittadinanza e politica venuto meno negli ultimi cinque anni. Per questo, per oltre un anno abbiamo dato la possibilità a tutti i piacentini di scrivere un programma, il più vicino possibile alle esigenze di tutti gli abitanti della città. Tirare in causa leggi di civiltà come lo Ius Soli denota una certa impreparazione istituzionale. Forse la Lega non sa che gli enti locali non possono riformare la legge sulla cittadinanza? Oppure è solo propaganda fine a sé stessa e priva di contenuti? Ricordiamo alla classe dirigente del Carroccio che il loro stipendio è pagato anche dai contribuenti stranieri, l’imposta Irpef addizionale comunale la pagano tutti i lavoratori, che siano italiani o stranieri! Attingere alle tasche dei nostri concittadini stranieri non è un problema, ma garantirgli la dovuta rappresentanza politica a quanto pare lo è». Ricordiamo lo slogan che accompagnò la più grande rivoluzione democratica della storia “No taxation without representation” forse sarebbe il caso di iniziare a garantire rappresentanza ad ogni cittadino che contribuisce alle spese, e rispettare la lingua e la cultura di tutti».

Alternativa per Piacenza – Gruppo Giovani

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