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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

ApP ci riprova: «Va istituito il Question Time comunale»

La richiesta di Cugini e Rabuffi, dopo che la stessa proposta era già stata respinta durante il precedente mandato

Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, consiglieri comunali di Alternativa per Piacenza, hanno presentato una mozione per chiedere l’istituzione del Question Time comunale. Ci aveva già provato il Movimento 5 Stelle nel precedente mandato, senza successo. «Sulla base di analoghe esperienze di altri comuni – è il contenuto della mozione - il “Question Time comunale” consiste in una sola domanda, formulata da cittadini residenti in modo chiaro e conciso, rivolta al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale e/o del Consiglio Comunale, su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o particolare attualità politica locale, attinenti comunque a problemi del territorio comunale e/o aventi influenza sullo stesso, con l'esclusione di argomenti di interesse personale e/o riguardanti persone. Con anticipo di almeno 10 giorni rispetto al calendario predisposto appositamente per lo svolgimento del “Question Time Comunale”, i cittadini possono presentare, per iscritto, all'Ufficio Protocollo del Comune, la relativa richiesta. La richiesta di intervento deve essere correlata, oltre che dal testo della domanda che si intende porre, dalle generalità del cittadino (nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono e indirizzo email) e deve indicare il nominativo cui è rivolta l’istanza stessa (sindaco, assessore, consigliere). Nei giorni fissati dal calendario, il cittadino richiedente è tenuto a presentarsi personalmente nell’aula consiliare al fine di esporre, nel tempo massimo fissato di cinque minuti, l’oggetto della domanda. La presentazione delle domande è effettuata, in seduta aperta al pubblico, e nell'ordine cronologico di iscrizione corrispondente a quello di acquisizione delle domande medesime al protocollo generale. Il Sindaco, l'assessore competente per materia o il consigliere citato, rispondono alla domanda nel tempo massimo di cinque minuti e il cittadino interpellante avrà a disposizione ulteriori tre minuti per dichiararsi soddisfatto o non soddisfatto della risposta ricevuta».

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