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Area commerciale nell’ex Consorzio Agrario, Zanardi: «Non è nell’interesse della città»

L’intervento della consigliera del Gruppo Misto Gloria Zanardi nella discussione sul progetto di “Terrepadane” e i 14mila metri quadrati di area commerciale previsti nella zona di via Colombo

«All'ultimo consiglio comunale - riporta in una nota il suo intervento la consigliera del Gruppo Misto Gloria Zanardi - si è discusso in merito alla riqualificazione del comparto ex consorzio agrario, portato all'attenzione dei consiglieri dall'assessore competente Erika Opizzi. Passaggio non dovuto nella forma, essendo di stretta competenza della giunta, ma utile per potere trattare in modo trasparente di un tema importante. Dallo studio di fattibilità relativo all'intervento commerciale nell'area ex consorzio agrario (15.000 metri quadri) sono emersi alcuni dati significativi. Già dall’apertura del centro commerciale Gotico, nel 2007, si è verificato un calo dei piccoli esercizi commerciali di vicinato e questo trend è rimasto tale nel tempo, sino ad oggi. Dalla relazione si evince, altresì, che l'analisi commerciale del centro storico della nostra città, dal 2001, ma poi anche dal 2015, a parte una timida ripresa successiva alla forte crisi del 2013, non sia positiva. Questo dipende da molti fattori e variabili come l’accessibilità, i parcheggi, la vitalità scarsa in generale. Tuttavia, per quanto riguarda le imprese, l’andamento congiunturale negativo credo che derivi anche dal proliferare di centri commerciali e di discount anche nelle zone periferiche della città che necessariamente hanno portato l’utenza a recarsi in questi posti invece che nel centro storico.

Sempre sulla base della relazione, si individuano quali potrebbero essere i pregi e i difetti della location di questo centro commerciale nel comparto di Terre Padane. Tra i pregi leggo: “Collocazione in zona attraversata dalle gravitazioni verso il centro cittadino dall’esterno”. Io mi chiedo: pregio per chi? Secondo me questo pregio è solo a favore dell'esercizio commerciale che andrà a insediarsi nel comparto, non credo che il fatto che la zona sia attraversata dai cittadini per recarsi in centro storico possa portare maggiore utenza nel cuore della nostra città, anzi credo che sia un “blocco”. Tra i difetti della location leggo la vicinanza al Gotico e al Galassia. Anche da questo punto di vista ritengo che il difetto sia dal punto di vista commerciale, a livello del commercio che si insidierà nel comparto, ma non nell’interesse della città. Infine anche le conclusioni della relazione mi lasciano alquanto perplessa. La premessa è d'obbligo e non si può sottacere.  Nel concreto, è evidente che anch’io sono favorevole alla riqualificazione dell’area soprattutto per le situazioni di degrado e di insicurezza che caratterizzano la zona. Inoltre, non portare avanti questo progetto, approvato dalla giunta precedente, andrebbe a pregiudicare i finanziamenti offerti a Piacenza nell'ambito del Bando Periferie. Tuttavia, indipendentemente da questo specifico progetto, mi auguro che, per il futuro, l’unica soluzione per attuare delle riqualificazioni di zone della città non sia il proliferare di centri commerciali di questo tipo, anche perché ci ritroveremo “Piacenza capitale del discount o dell’ipermercato”, mentre in realtà io credo che il commercio piacentino sia altro e debba essere salvaguardato. Soprattutto per il futuro, mi auguro che ci possano essere delle soluzioni alternative che possano veramente rigenerare qualitativamente la nostra città». 

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