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Assemblee pubbliche tra Amministrazione e cittadini e report semestrali: bocciate le proposte

Le opposizioni chiedono un maggiore coinvolgimento dei cittadini da parte della Giunta: «Vogliono conoscere l’attività del Comune, ogni sei mesi riunioni pubbliche per discutere». Ma il centrodestra respinge gli emendamenti al bilancio

Più partecipazione e condivisione tra amministrazione e cittadinanza. È quello che ha chiesto Luigi Rabuffi (Pc in Comune) alla maggioranza con un emendamento al bilancio in cui chiedeva di organizzare incontri in presenza e in streaming per rendicontare i piacentini di quanto si sta facendo e di cosa s’intende fare. La proposta (raccolta solo dalle opposizioni) è stata respinta e non approvata dal centrodestra, su indicazione del vicesindaco Elena Baio.

Sergio Dagnino (M5s) aveva subito condiviso l’emendamento di Rabuffi: «Importante anche per ascoltare i problemi». «La gente vuole sapere, sentire, confrontarsi – ha aggiunto Roberto Colla (Pc Oltre) -. Ricevo tante istanze. Le circoscrizioni una volta facevano tanto, filtravano molte richieste». «Che fine ha fatto – ha chiesto Giulia Piroli (Pd) - il tour nelle frazioni dell’Amministrazione? Era molto utile, anche perché alcune di queste si sentono abbandonate». «Più internet e social – è la considerazione di Antonio Levoni (Liberali) - significano solitudine e meno rapporti sociali». «Sono d’accordo – gli ha fatto eco Stefano Cugini (Pd) - lo dimostrano queste sedute online che rendono asettico il dibattito». Per Christian Fiazza (Pd) si «sente l’assenza dell’Amministrazione tra la gente. Si vedono i consiglieri di maggioranza, ma non sono assessori e non vengono percepiti come parte dell’Amministrazione». «La Giunta ha paura di incontrare i cittadini – ha commentato la bocciatura dell’emendamento lo stesso Rabuffi - anche prima del Covid». «Continuano per la loro strada – è il parere di Giorgia Buscarini (Pd) - ignorando i cittadini.

Bocciata anche la proposta di fornire report semestrali su temi specifici all’interno delle commissioni consiliari. «Le commissioni lavorano bene già molto bene – è la considerazione del vicesindaco Baio, che poi ha avuto uno scontro con Buscarini (Pd) -, ma non sono nate per fornire report e comunicare il lavoro degli uffici comunali e dell’Amministrazione. È il Consiglio comunale il luogo dove quasi settimanalmente gli assessori comunicano con i consiglieri». Baio ha inoltre sottolineato l’impegno in corso per aggiornare in modo sempre più dettagliato il sito dell’ente, in grado di fornire più informazioni rispetto al passato. «Mi sembra che Levoni – ha aggiunto l’assessore al bilancio Paolo Passoni - nella sua commissione, ad esempio, stia facendo proprio incontri a cadenza regolare coinvolgendo le società partecipate di frequente. Siete già pieni di report – ha detto rivolgendosi alla minoranza - cosa ve ne fate? Affrontiamo il tema delle partecipate in diverse occasioni durante l’anno». L’opposizione non è d’accordo. «Come si può dire – è l’opinione del capogruppo dem Cugini - che le commissioni stiano facendo il loro dovere? C’è chi non le convoca mai». Per Colla (Pc Oltre) sarebbero interessanti report sul sociale o i lavori pubblici. «Togliamo pure il gettone di presenza a queste sedute di rendicontazione» – ha proposto Piroli (Pd) -. Ma il problema non si è posto perché su questi argomenti il centrodestra è stato categorico: va già bene così.

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