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La mozione

«Aumento di casi per il Centro Antiviolenza, garantire maggiore copertura economica e di alloggi»

Mozione del gruppo consiliare Patrizia Barbieri Sindaco-Massimo Trespidi: «L’originaria cifra di 112mila euro non è più sufficiente a coprire le spese, né i 17 posti di coprire tutte le domande»

«Aumento di casi per il Centro antiviolenza, garantire maggiore copertura economica e di alloggi». A chiederlo il gruppo consiliare Patrizia Barbieri Sindaco-Massimo Trespidi, con una mozione urgente a firma di Patrizia Barbieri, Jonathan Papamarenghi, Barbara Mazza, Massimo Trespidi e Federica Sgorbati.

«Considerato che in data 17 settembre 2018, dopo anni di attesa, su impulso del Comune di Piacenza che ha coinvolto gli altri due Distretti sanitari del territorio provinciale, è stata sottoscritta la prima convenzione tra il Comune di Piacenza ed il Centro Antiviolenza Associazione “La Città delle Donne” – Telefono Rosa, volta a garantire il sostegno economico ai progetti ed alle strutture che il sodalizio gestisce a tutela delle vittime di abusi, peraltro il Centro Antiviolenza Piacenza (CAV) sino a quel momento era l’ultima realtà dell’Emilia Romagna - sottolinea la mozione - a non avere ancora una convenzione in tal senso e con tale sottoscrizione i tre Distretti hanno voluto garantire il supporto finanziario assicurando la copertura di una cifra annuale pari ad 112.000 euro, con una ripartizione - tra i Comuni coinvolti - proporzionale alla popolazione residente dei rispettivi Distretti sanitari».

«Considerato che alla fine del mese di aprile 2022 la Conferenza Socio Sanitaria ha approvato all’unanimità il nuovo protocollo di collaborazione con il CAV prevedendo, oltre al sostegno economico di cui sopra, anche una procedura per rendere più stabili e consolidare i rapporti con il centro antiviolenza cercando così di perseguire obbiettivo di prendere in carico le donne vittime di violenza nel minor tempo possibile ossia  entro le 24 ore dalla segnalazione, con progetti individualizzati e interventi economici capillari».

«Come noto - prosegue il testo - il CAV garantisce, gratuitamente, alle donne vittime di abusi, sia la reperibilità telefonica ed il contatto diretto con le Forze dell’Ordine in situazioni di emergenza, nonché l’accoglienza protetta presso le proprie case rifugio. Al Centro di prima accoglienza si aggiungono, infatti, due strutture residenziali ad indirizzo secretato, per un totale di 17 posti. A far tempo dal periodo pandemico si sta assistendo ad un aumento esponenziale di casi di maltrattamenti contro le donne, al punto che anche ultimamente dalla stampa piacentina si è appreso che nella prima settimana di luglio sono stati attivati dalla Procura della Repubblica 23 codici rossi in soli 7 giorni».

«L’aumento dei casi - scrivono i consiglieri - sta comportando per il Centro Antiviolenza un importante aumento di spesa al punto che l’originaria cifra di 112.000 euro non è più sufficiente a coprire le spese del Centro ed i 17 posti non sono più in grado di coprire tutte le domande, posto tutto quanto sopra impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi, coinvolgendo anche i due Distretti della Provincia, al fine di garantire la necessaria maggiore copertura in termini economici e di disponibilità di alloggi al Centro Antiviolenza Associazione “La Città delle Donne” – Telefono Rosa».

«L’urgenza – concludono - è giustificata dalla molteplicità dei passaggi che in modo particolare i Distretti di Levante e Ponente dovranno operare con i rispettivi diversi Comuni che li compongono e contestualmente dal crescente aumento dei casi di violenze / maltrattamenti».

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