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Ausl, passa il consuntivo 2017 ma rimangono le perplessità di diversi sindaci: «Le Case della Salute non sono la strada giusta»

Passa per un soffio in Conferenza socio-sanitaria il bilancio consuntivo dell’Ausl. Il comune capoluogo si astiene, votano contro Gazzola, Cortemaggiore e Castelsangiovanni. I sindaci preoccupati dalla fuga di professionisti. Il direttore Baldino difende il piano di riordino: «Giusto andare verso una specializzazione delle strutture esistenti e potenziare le Case della Salute»

Nemmeno le rassicurazioni dell’assessore regionale alla salute Sergio Venturi e del presidente Stefano Bonaccini tranquillizzano i sindaci piacentini più critici. Nel mirino delle proteste di un gruppo di primi cittadini, il piano di riordino approvato nel marzo 2017 che, secondo alcuni, non sta dando i frutti sperati. Anzi, la sanità locale sarebbe alle prese con annosi problemi, come la fuga di professionisti, depotenziamenti delle strutture storiche in favore di Case della Salute da riempire di contenuti. Ma la Regione rassicura Piacenza: il nuovo ospedale di Piacenza si farà, le coperture per realizzarlo ci sono – basta scegliere l’area, suggeriscono da Bologna – e sui finanziamenti richiesti per la sanità piacentina (secondo la Conferenza socio-sanitaria mancano all’appello oltre dieci milioni di euro) si può ragionare. La presidente della Conferenza Patrizia Calza si sente di credere alla Regione. «La nostra richiesta di confronto con la Regione – ha detto la presidente della Conferenza - è stata immediatamente accolta, nulla si può rimproverare a loro, siamo stati ricevuti immediatamente dall’assessore Sergio Venturi. A mio parere l’incontro è stato utile per avere alcuni chiarimenti. La Regione ci riconosce la correttezza dei rilievi e delle richieste nostre.  La Regione ha espresso la volontà di accompagnarci nel percorso di riordino della rete ospedaliera votato nel marzo 2017, con attenzione alle Case della Salute. Sappiamo che la sanità sta cambiando, non solo qua, non solo per volere della Regione Emilia-Romagna. C’è la volontà di mantenere vive queste strutture sul territorio ma di cambiarne la natura. È stato però riconosciuto che i disagi espressi da questo territorio altrove, nel resto della regione, non ci sono e che il criterio della popolazione residente per ottenere risorse economiche non si può non prendere in considerazione. Perché la stessa regione riceve i fondi in base a questo parametro». Calza ha invitato i sindaci a rimanere uniti di fronte alla Regione».

IL DIBATTITO SUL CONSUNTIVO 2017

La discussione è stata affrontata in Conferenza socio-sanitaria durante il dibattito sul bilancio consuntivo 2017 dell’Ausl piacentina. L’Ausl, rappresentata dal direttore generale Luca Baldino, ha dovuto subire ancora le bordate di diversi sindaci del centrodestra. «C’è un giudizio politico negativo – ha detto il sindaco Patrizia Barbieri - nei confronti dell’azienda Ausl da parte del comune di Piacenza. Non è una questione di “casacche” politiche che ci impongono di fare degli sgambetti agli avversari. Sono preoccupata per la situazione della sanità locale. I nostri medici sono davvero delle eccellenze e abbiamo buoni reparti. La fuga dei professionisti è dettata dalla mancanza di serenità, non si lavora bene e ce lo dicono proprio loro, medici e infermieri. Ci sono criticità sul fronte della programmazione e dell’organizzazione. Faccio esempi: se per aprire le Case della Salute sul territorio tolgo e sposto 60 infermieri dagli ospedali…». «Da parte del Comune – ha proseguito Barbieri - c’è ascolto delle istanze del mondo ospedaliero. Barbieri ha criticato alcune spese dell’Ausl, fra cui le spese di magazzino e alcune consulenze. «Non sono bei segnali – ha riflettuto - i mancati investimenti sulle apparecchiature. E occorre una programmazione diversa sulle Case della Salute perché non facciamo un bel servizio se togliamo personale alle strutture già esistenti». Barbieri ha annunciato la sua astensione: «Sono critica nei confronti dell’Ausl, ma non agisco per rappresaglia politica. Perciò ho fiducia e mi asterrò».

Molto critico il primo cittadino di Bobbio Roberto Pasquali, che poi però ha votato a favore al bilancio. «Io invece sono amareggiato dell’incontro di Bologna con la Regione, ci sono rassicurazioni per il nuovo ospedale, ma per la programmazione degli altri presidi sul territorio si è detto poco. Il nostro territorio è complicato, abbiamo abitanti a cento chilometri dalla città, e strutture in difficoltà come l’ospedale di Bobbio che hanno problemi strutturali anche per quanto riguarda l’anti-sismicità. Sono tre anni che aspettiamo l’inizio degli interventi a Bobbio. Andiamo a vedere la spesa pro-capite provincia per provincia in Emilia-Romagna negli ultimi anni, lAusl fornisca questo dato». «Non è stato Baldino - ha comunque aggiunto, prendendosela con Bologna - a inventarsi il sistema delle Case della Salute, è un imput della Regione. E ora a Bologna si dice che non sono la priorità le Case della Salute. Se non sappiamo come riempirle di contenuti, lasciamole perdere. Lasciamo proprio stare, se dobbiamo togliere 60 infermieri per metterli qui».

«I giochi sono già fatti sul bilancio 2017 – ha detto Lucia Fontana, sindaco di Castelsangiovanni, che ha dichiarato il suo voto contrario - che raggiunge il pareggio ed è tecnicamente corretto. Però questa è un’occasione per confrontarci sui problemi. Invece a Bologna nell’incontro di lunedì si è perso del tempo, è stato un confronto evanescente. Gli investimenti vanno fatti sul personale, perché c’è malessere a Castelsangiovanni e Piacenza. Il sistema piacentino esprime questa criticità nel suo complesso, i giovani medici che se ne vanno sono un campanello d’allarme. Non c’è trasparenza tra quello che la Regione ci dice, rassicurandoci, e quello che l’Ausl poi ci mostra con dati e numeri. A Bologna ascoltiamo sempre la "buona novella": voto contro questo bilancio, spero di poter votare positivamente il prossimo bilancio di previsione».

D’accordo su quanto espresso dai colleghi il primo cittadino di Fiorenzuola Romeo Gandolfi: «Invito non solo a pensare ai contenuti, ma anche alle strutture, perché a Fiorenzuola abbiamo avuto l’esperienza del blocco “B”, che sarebbe potuto crollare con un soffio di vento». «Questo piano di riordino è ambizioso – ha osservato il presidente della Provincia e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri - dal dopoguerra a oggi non c’erano mai stati così tanti cambiamenti. Le Case della Salute portano la sanità il più vicino possibile ai cittadini. Trovo normale che ci sia qualche problema e qualche ritardo ad un anno di distanza dall’approvazione del piano di riordino. La Provincia di Piacenza esprimerò voto favorevole al bilancio».

«Non rinnego il mio voto favorevole – si è espresso Raffaele Veneziani, primo cittadino di Rottofreno - di un anno fa. Un certo malessere c’è, ed è fisiologico. Dall’oggi al domani non si possono cambiare le cose, siamo in una fase di transizione. Credo che rimanere in mezzo al guado, ad un anno dal piano, non serva a nulla. Mi astengo come Piacenza e ritengo che la leadership dei sindaci debba essere affidata al primo cittadino di Piacenza. Non possiamo presentarci sbrindellati a Bologna quando si parla di sanità, con visioni differenti sul futuro del territorio locale».

«Quel voto fu un colpo di mano – ha ricordato Roberta Battaglia, sindaco di Caorso - bisognava aspettare. Ci sono dubbi su Fiorenzuola, non ci sono contenuti certi sul suo futuro. Castelsangiovanni rischia un depotenziamento. Mi accusano di parlare di sanità con una tessera politica. È vero, ce l’ho (Battaglia è della Lega, nda) ma la sanità non ha tessera. Io guardo alle criticità, espresse anche dagli altri sindaci. Anche io mi astengo, do fiducia a un nuovo tipo di coordinamento. Ma dal preventivo prossimo non voto più sulle promesse: voglio piani economici e programmatici su ogni cosa. La Regione ci ha “venduto” le Case della salute, ma intanto abbiamo problemi con il pronto soccorso, non abbiamo medici e pediatri». «Della Regione – ha annunciato il sindaco Gabriele Girometta di Cortemaggiore - non mi fido più e non bisogna investire sulla Casa della Salute. Voto contro per dare un segnale a Bologna».

L’INTERVENTO DI LUCA BALDINO

«Faccio anche io un intervento politico – ha esordito l’ingegner Luca Baldino, direttore generale Ausl - perché con la politica degli amministratori devo per forza misurarmi. Siamo fermi da un mese sul bilancio consultivo, quando dovrei già occuparmi del prossimo preventivo. Non è vero che manca una programmazione: la programmazione c’è ed è stata votata il 31 marzo 2017. Per chi fa il mio mestiere è difficile avere a che fare con una politica divisa, ci vorrebbe una visione più unitaria del sistema. Sento chiamare in causa il malcontento del personale: i clinici in realtà cichiedono certezza della programmazione – e qua dopo un anno stiamo rimettendo in discussione tutto -, tecnologie per operare e un numero corretto di organico. Non è vero, ad esempio, che l’azienda ha tolto gli infermieri dall’ospedale per metterli nella Casa della salute. Abbiamo assunto nuovi infermieri. Sul problema della mancanza di medici non dobbiamo alimentare la retorica del “va tutto male”, chiediamoci piuttosto come tamponare la fuga di medici verso altri territori. Sappiamo che mancano ortopedici a Castello e a Piacenza e che all’ultimo concorso si è presentato un solo candidato. O offriamo più soldi, o prometto a tutti che diventeranno primari – e non è giusto – o creo le condizioni migliori per farli lavorare. Io rimango convinto che la specializzazione delle strutture e la diffusione delle Case della Salute sia la strada giusta. Per quanto mi riguarda l’incontro con la Regione è andato molto bene. Comunque il piano finanziario per Fiorenzuola è stato presentato – anche se contestato con molta fantasia da qualcuno – e la gara è stata affidata: i soldi ci sono, e quelli per le sale operatorie del piano “A” arriverà quando sarà ora di ultimarlo, inutile bloccare delle risorse prima. Le Case della Salute non sono un’alternativa agli ospedali: non chiudiamo gli ospedali per fare le Case della Salute, come qualcuno sostiene».

DIETRO L’ANGOLO IL PROSSIMO BILANCIO PREVISIONALE

Nelle prossime settimane l’azienda Usl dovrà predisporre il bilancio previsionale 2018. Roberto Pasquali (Bobbio) ha già promesso di battagliare su questo documento. «Lo attendiamo, vedremo come sarà. Oggi voterò a favore al consuntivo ma poi discuteremo delle priorità e spareremo a zero contro la Regione. Ma sono convinto che la Regione inizierà a convincerci perché il prossimo anno si vota per le Elezioni Regionali». «Non è un problema di concorsi – ha replicato a Baldino anche Patrizia Barbieri - è che i nostri medici pensano proprio che qua si lavora male, per mancanza di strutture e tecnologie». «I medici – ha rincarato la dose Lucia Fontana - che se ne vanno non fanno un discorso di retribuzione, se ne vanno perché sono in grado di lavorare al meglio qui nel Piacentino e l’azienda Ausl dovrebbe chiedersi il perché». «La disponibilità della Regione – ha concluso la presidente della Conferenza Patrizia Calza - a dialogare su questi temi emersi c’è. Si metteranno al lavoro per vagliare le nostre richieste e le disponibilità economiche. Ma il senso di responsabilità da parte loro e dell’azienda Ausl c’è. Perciò invito i sindaci a essere critici in modo costruttivo, come ha fatto Barbieri e Piacenza». Calza ha poi annunciato la proprio disponibilità a farsi da parte alla guida della Conferenza socio-sanitaria qualora emergesse la volontà, da parte dei colleghi, di affidare la leadership al comune più importante, il capoluogo Piacenza, rappresentato dal sindaco Barbieri.

IL VOTO AL BILANCIO

Il consuntivo 2017 ha ottenuto l'ok da parte dei sindaci. Tutte le Amministrazioni che orbitano nell'area del centrosinistra hanno votato a favore. Posizioni differenti Presenti al momento della votazione 29 comuni per 57 voti “ponderati” in totale. La maggioranza era fissata a 30 e proprio 30 sono stati i voti favorevoli. Ok al bilancio dai comuni di Agazzano, Bobbio, Cadeo, Calendasco, Farini, Fiorenzuola, Gossolengo, Gragnano, Piozzano, Podenzano, Pontedellolio, Pontenure, Rivergaro, Travo, Vernasca e dalla Provincia di Piacenza.  Astenuti invece Alseno, Besenzone, Bettola, Borgonovo, Caorso, Castellarquato, Monticelli, Morfasso, Piacenza e Rottofreno. Contrari Castelsangiovanni, Cortemaggiore e Gazzola.

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