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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Aree militari, Foti e Polledri: «Si sono persi due anni nel nulla»

Foti (Pdl) e Polledri (Lega Nord), parlamentari piacentini, riprendono il filo del discorso sull'utilizzo delle tante aree militari della città: «Meno lucida utopia, e più sano realismo». Impossibile immettere sul mercato «800 appartamenti all'anno», non servono idee «faraoniche, ma concrete». Sul piatto la caserma Nicolai e l'ex ospedale militare

Una partita ancora tutta da giocare. «Perché si sono persi due anni, con progetti irrealizzabili. È ora di tornare coi piedi per terra». Tommaso Foti (Pdl) e Massimo Polledri (Lega Nord) provano a dare la sferzata decisiva all’impiego delle aree militari a Piacenza. Un patrimonio immenso, sottoutilizzato, che potrebbe dar respiro ad attività commerciali, verde, case. Fermo, però, da troppo tempo tra cavilli burocratici e idee da grandeur. «Dopo tanti proclami da campagna elettorale e chili di lucida utopia, sarebbe ora di lasciar spazio a qualche grammo di sano realismo», tuona Foti.

800 APPARTAMENTI ALL'ANNO? «UNA PAZZIA» - I due parlamentari hanno indetto un incontro con la stampa ieri a palazzo Mercanti, proprio per dare il proprio apporto di «collaborazione» all’amministrazione comunale. Tempi scuri, dunque, «per quell’accordo firmato tra Comune e ministero della Difesa due anni fa, con ambizioni faraoniche ma irrealizzabili». «Non c’era un’idea, se non quella di cementificare - affermano gli onorevoli -. Si volevano recuperare le aree immettendo sul mercato 800 appartamenti all’anno, 5mila in un quinquennio. Un pazzia, avrebbe ucciso tutti i piccoli costruttori». Ed è crollato il castello di carte anche sul «maxi progetto a Le Mose da 450mila metri quadrati e 250 milioni di euro di spesa».

CASERMA NICOLAI E OSPEDALE, OBIETTIVI DA «PORTARE A CASA» NELLA PERMUTA - Quindi serve più realismo. «Bipartisan, condiviso». Gli equilibri dovrebbero cedere una zona «logistica» all’esercito dalla superficie meno ampia - è da individuare - e, in permuta, avere altri spazi dove costruire servizi per la città. Irrinunciabili sarebbero la caserma Nicolai e l’ex Laboratorio Pontieri, oltre all’ospedale militare tra viale Beverora e porta Genova. «Sarebbero dei polmoni proprio in centro a Piacenza - spiega Foti -, dove mettere negozi e parcheggi, ma anche verde, dare lo spazio per manifestazioni culturali». Senza dimenticare il castello rinascimentale dei Farnese all’interno dell’ex arsenale.

STOCCATINE AL COMUNE, MA LA MANO E’ TESA - E da parte di Foti e Polledri non sono mancate stoccatine a palazzo Mercanti. Reo, in questi anni, «di aver fatto proclami guarda caso sotto elezioni, e di non aver mantenuto le promesse». «Lo dicevamo - dicono i parlamentari - che la commissione sulle aree militari andava fatto dopo avere in mano un progetto concreto, e non prima. Si sono persi due anni». Ma la mano è tesa: «Dobbiamo condividere le scelte strategiche. Siamo disposti a tornare a Roma e riprendere in mano il filo del discorso», concludono.

In foto, da sinistra, Polledri e Foti nell'incontro con i giornalisti

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