«Terapia al plasma iperimmune decolla in Regione: che risultato ha dato la sperimentazione?»
Così i consiglieri regionali della Lega Matteo Rancan, capogruppo, Fabio Bergamini, Daniele Marchetti, Simone Pelloni e Valentina Stragliati, che hanno presentato un’interrogazione alla volta dell’esecutivo di viale Aldo Moro per avere conto dell’andamento della cura
«Dopo l’iniziale ostracismo la Regione sembra aver compreso l’importanza della cura De Donno nel trattamento del Covid e, a distanza di oltre un anno dalla realizzazione dello studio di fattibilità affidato al Centro regionale sangue Emilia-Romagna, stando alle parole dell’assessore Donini il progetto è decollato. E’ ora fondamentale comprendere quale diffusione la terapia sta avendo sul territorio regionale e in particolare quanti casi sono stati attualmente trattati con questa terapia e con quale esito». Così i consiglieri regionali della Lega Matteo Rancan, capogruppo, Fabio Bergamini, Daniele Marchetti, Simone Pelloni e Valentina Stragliati, che hanno presentato un’interrogazione alla volta dell’esecutivo di viale Aldo Moro per avere conto dell’andamento della cura.
Da maggio 2020, il Gruppo assembleare Lega Salvini Emilia - Romagna continuava a porre l’attenzione sull’utilizzo della terapia al plasma iperimmune, chiedendo alla Regione chiarimenti sulle tempistiche e sulle motivazioni del forte ritardo nell’organizzazione, oltre a domandare di istituire una banca del plasma” hanno ricordato i consiglieri del Carroccio, rimarcando il travagliato corso della proposta.
“Nel 2020 sono state raccolte 280.249 unità di sangue, plasma e piastrine su tutto il territorio regionale, salite a 288.000 nel 2021, risultato raggiunto grazie ad associazioni e federazioni di donatori che hanno contribuito per il 65% alla raccolta totale” hanno rilevato i leghisti, sottolineando come, “grazie alla valutazione epidemiologica effettuata nel 2020, che ha coinvolto oltre 90.000 donatori, è stata avviata la raccolta di plasma iperimmune da donatori guariti; attualmente sono disponibili in Regione Emilia - Romagna le unità di plasma iperimmune da destinare ad uso clinico. È stato dato mandato alle Direzioni Sanitarie sedi di SIMT di sostenere le Direzioni degli stessi per l’attività relativa alla raccolta e alla disponibilità di plasma iperimmune”.
«Finalmente la nostra Regione ha compreso l’importanza della terapia e punta a migliorare i percorsi assistenziali del donatore e del ricevente. Vorremmo quindi sapere quanto è diffusa tale cura sul territorio e quali sono i risultati» hanno concluso Rancan, Bergamini, Marchetti, Pelloni e Stragliati.