rotate-mobile
Politica

«Bando del verde, nuovo ospedale, drag queen: in 7 giorni si è visto lo scollamento della Giunta dalla comunità»

Rabuffi (Pc in Comune): «Settimana “di passione” per l’Amministrazione, speriamo che i piacentini capiscano che è tempo di riprendersi il futuro»

«I fatti di questi giorni ci dicono che lo scollamento fra l'Amministrazione Barbieri e la comunità piacentina è ormai irreparabile. E quello che è accaduto nel giro di una settimana a Palazzo Mercanti ne è una palese dimostrazione. In sette giorni è infatti successo di tutto. Abbiamo scoperto che il bando per il verde pubblico si è “dimenticato” dei soggetti svantaggiati, dei disabili, di coloro che da sempre – nella civilissima e solidale Piacenza – hanno trovato nell’attività di gestione e cura del verde un’importante risposta alle proprie speranze di lavoro. Quel lavoro che per tutti è sinonimo di dignità e indipendenza economica ma che per loro, è molto di più: è normalità, è vita. Una “dimenticanza” espressamente ricercata dall'attuale Amministrazione comunale e quindi ancora più grave. Una “dimenticanza” che fa il paio con i “fattacci” del bando precedente, evidenziati e condannati dalle pesanti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato.

La seconda perla è di lunedì scorso e riguarda il voto, della maggioranza consiliare, per la collocazione del nuovo ospedale di Piacenza. Scegliere quella collocazione, in un’oasi caratterizzata da agricoltura biologica, oltre la tangenziale, vicino alle carceri, laddove le vasche di laminazione difendono la nostra città dagli allagamenti determinati dai mutamenti climatici, significa irresponsabilmente sfidare il destino ed umiliare i tanti piacentini che credono in uno sviluppo sostenibile. Una collocazione voluta con testardaggine da una maggioranza che ignora l'ambiente tanto quanto ama il grigiore del cemento e dell'asfalto, e le cui conseguenze graveranno su tutti i piacentini.

Il terzo provvedimento è di questi giorni, e riguarda la decisione del Comune di Piacenza di vietare l'esibizione delle “Drag Queen” presso Spazio 4, con motivazioni che ci riportano indietro ai tempi della censura teatrale degli anni '20. Ai tempi della censura fascista. Una scelta che dimostra quanto l'attuale Amministrazione sia ostaggio di logiche di partito da cui, neppure il Sindaco, riesce a smarcarsi. E così siamo passati dal silenzio assordante che ha accompagnato il bando del verde - e con esso l'esclusione delle persone svantaggiate dalle prospettive occupazionali – alle parole di circostanza utilizzate dal nostro primo cittadino per giustificare una censura, quella verso l’iniziativa di Spazio 4,  che in poche ore ha fatto il giro d'Italia, riportando Piacenza - dopo i fatti legati all'ex presidente del Consiglio comunale e a quelli accaduti presso la Caserma Levante – al centro delle cronache nazionali. Cosa dire di più? Speriamo che dopo questa settimana “di passione”, i piacentini, abbiano capito che è ora di riprendersi il futuro, assaporando l'aria fresca del rinnovamento e traguardando un orizzonte illuminato dai colori dell’arcobaleno e della passione.  Perché questa è la Piacenza che ci piace. Perché questa è la vera Piacenza».

Luigi Rabuffi, consigliere di “Piacenza in Comune”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Bando del verde, nuovo ospedale, drag queen: in 7 giorni si è visto lo scollamento della Giunta dalla comunità»

IlPiacenza è in caricamento