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Bando Periferie, intesa tra Governo e Anci. Murelli e Pisani: «Solo a chi ha progetti esecutivi cantierabili»

Accordo tra Governo e Anci sul miliardo e 60 0milioni (8 milioni sono di Piacenza). Il presidente della Regione: «Se il Governo confermerà l’impegno preso in queste ore non presenteremo ricorso»

«È una notizia positiva che il Governo abbia annunciato il ripristino dei fondi per le periferie, inopinatamente cancellati col decreto Milleproroghe un mese e mezzo fa. Ieri avevamo annunciato la nostra intenzione, come Emilia-Romagna, di impugnare il provvedimento dinanzi alla Corte costituzionale. Oggi, dopo una lunga trattativa, finalmente la situazione pare essersi sbloccata, come ha annunciato poco fa proprio l'Anci al tavolo della Conferenza Unificata Stato-Regioni; tavolo da cui i Comuni mancavano ormai da diverse settimane a causa dello strappo del Governo». Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, esprime la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Governo e Comuni sulle risorse destinate ai Comuni per la riqualificazione delle periferie: 1,6 miliardi destinati ai Comuni su base nazionale. «Come anticipato ieri- prosegue il presidente della Regione- se il Governo darà corso all'impegno assunto in queste ore noi desisteremo dal ricorso. Non ci interessa il conflitto, anzi: pretendiamo solo che gli impregni assunti siano rispettati e che i 120 milioni di euro per i progetti di riqualificazione delle periferie delle città dell'Emilia-Romagna arrivino nei tempi concordati coi sindaci». In Emilia-Romagna, i progetti e i cantieri già previsti dai Comuni con i fondi stanziati per le periferie prevedono 18 milioni di euro per Bologna, 17 milioni per Reggio-Emilia, 17 milioni per Parma, 8 milioni per Piacenza, 18 milioni per Ferrara, 12 milioni per Ravenna, 8 milioni per Forlì, 1,8 milioni per Cesena e 18 milioni per Rimini.

Murelli e Pisani (Lega): «Bando periferie, nessuna retromarcia i soldi ci sono sempre stati»

«Sul “piano periferie” nessuna retromarcia. I soldi da qui al 2020 ci sono sempre stati e ora ci sono per tutti. Lo abbiamo ripetuto all’infinito, anche se gli scettici, più o meno in buona fede, erano tanti. E alcuni hanno usato frasi stupide e inutilmente offensive cercando di addossare alla maggioranza di Governo la colpa di aver bloccato i fondi. Andava cambiata una legge inapplicabile che era stata varata, dal precedente esecutivo, per incapacità del legislatore che l'aveva formulata in contrasto ai principi costituzionali». Lo affermano i parlamentari della Lega Elena Murelli e Pietro Pisani, dopo l’accordo firmato ieri, in Conferenza unificata, tra Governo e Comuni (Anci). A livello nazionale ci saranno così 1,6 miliardi di euro. A Piacenza, i fondi statali previsti per i progetti e i cantieri sono di 8 milioni. «Il denaro - sottolineano Murelli e Pisani - finanzierà, come prevede la legge, i progetti cantierabili. Se Piacenza ha un progetto esecutivo cantierabile, avrà i soldi. E li avrà in base alle spese effettivamente sostenute, come è scritto nell’accordo. Bonaccini si allinea alle dichiarazioni in copia sulla “retromarcia” e paventa il ricorso alla Consulta. La stessa Corte costituzionale che aveva bocciato la legge scritta in modo maldestro dai suoi compagni di partito. Si informi». L’intesa stabilisce che le «convenzioni in essere con i 96 enti successivi ai primi 24, possono proseguire o attivare gli  interventi previsti da ciascun progetto sulla base dei cronoprogrammi approvati». E ancora: i beneficiari «delle risorse statali per il “piano periferie” producono nuovamente effetti finanziari dal 2019; tali effetti sono limitati al rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate».

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