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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Barbieri (Centrodestra): “Non possiamo istituzionalizzare il lavoro di profugo”

L'intervento del candidato sindaco Patrizia Barbieri all'Uil

“Le scellerate politiche nazionali del centrosinistra in tema di immigrazione e gestione dell’emergenza profughi non sollevano le amministrazioni comunali dai loro compiti che sono quelli di tutelare la sicurezza, la salute e la tranquillità dei propri cittadini. Non possiamo, infatti, né renderci complici di coloro che con la gestione dei profughi fanno business, né cedere a un finto solidarismo di facciata di cui la sinistra è maestra. Non possiamo istituzionalizzare il lavoro di profugo, non deve esistere il lavoro di profugo”. Così è intervenuta la candidata sindaco di centrodestra, Patrizia Barbieri, nel corso dell’incontro organizzato dalla UIL, nel corso del quale sono stati affrontati i principali temi dell’attualità cittadina, a partire da quello legato alla sanità e al nuovo ospedale.

“L’Ausl di Piacenza – ha detto la candidata del centrodestra di fronte alla platea degli intervenuti, tra cui il direttore dell’azienda ospedaliera Luca Baldino – è la più grande azienda del territorio, sia in termini di fatturato sia in termini di dipendenti e occorre partire da questo dato nella valutazione di una possibile riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, che oltretutto è ancora un progetto fumoso nella mente della Regione Emilia-Romagna. La tutela e la formazione dei lavoratori della sanità e l’investimento nell’offerta sanitaria sono certo elementi più urgenti dell’ubicazione del nuovo ospedale. Certo, per quanto riguarda quest’ultimo argomento, riteniamo che sia prioritario definire l’utilizzo che verrà fatto dell’attuale struttura di Via Taverna, onde evitare che si trasformi in una nuova ex-clinica Belvedere. E, in secondo luogo, sarà necessario sincerarsi dell’effettivo impegno finanziario della Regione per non trovarsi con un’opera incompleta o inutilizzabile”.

Articolato l’intervento di Patrizia Barbieri in merito alle società partecipate, partendo da Iren, in cui il Comune ha ridotto nel 2015 la sua quota di partecipazione: “Iren continua a essere fortemente indebitata – ha detto la candidata – tuttavia gestisce oggi in proroga il servizio rifiuti e quello dell’acqua. Se vincerà le gare che si dovranno celebrare, sarà interesse sia di Iren sia del Comune intensificare un’attività di collaborazione che in questi ultimi anni ha lasciato a desiderare. Stesso discorso vale per SETA, di cui il Comune di Piacenza detiene il 9,98% di azioni: è evidente che il Comune si debba dotare di quegli strumenti di programmazione che oggi mancano o sono superati e che sono la base per puntare a ridurre il traffico privato”.

Strettamente connessi sono risultati gli interventi legati alla logistica e all’ambiente e qualità della vita: “La logistica che si è insediata è oramai datata. Se inizialmente essa sembrava dovesse essere costituita da una sommatoria di capannoni, oggi non è più così. Noi dobbiamo puntare, se ve ne saranno le richieste e le condizioni, a realizzare un parco logistico, in cui siano tutelati i diritti di chi vi lavora e l'occupazione offerta sia di qualità. Nel caso, dunque, si apra la possibilità di nuovi insediamenti prenderemo in esame gli investimenti legati ai settori del manifatturiero e della logistica di nuova generazione, con un occhio di grande favore per quelle proposte che comprenderanno anche il trasferimento sul nostro territorio dei centri direzionali.”

“Il miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini – ha concluso Patrizia Barbieri – passa attraverso lo sviluppo economico della città, una maggiore sicurezza, più buon senso nella programmazione della viabilità, dall’alleggerimento della ztl all’individuazione di nuovi parcheggi, e nella tutela delle aree verdi esistente, nello sviluppo di nuovi polmoni tra cui il Parco della Pertite e nell’attenzione al decoro urbano”.

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