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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Barriere architettoniche, due atti di ApP in ricordo di Daniele Ciolli

Cugini e Rabuffi intervengono sul tema delle barriere architettoniche ricordando l’attivista recentemente scomparso

I consiglieri di “Alternativa per Piacenza” hanno presentato una interrogazione e una mozione in merito al censimento delle barriere architettoniche presenti in città e ad approntare un vero e proprio piano finanziario delle risorse necessarie a fare di Piacenza una città senza barriere, indicando un orizzonte temporale per intervenire sui temi più urgenti (marciapiedi, semafori, aree verdi pubbliche, uffici pubblici, patrimonio Erp). Entrambi gli atti vogliono onorare concretamente la memoria di Daniele Ciolli, instancabile attivista di ApP, scomparso nei giorni a soli 34 anni in seguito ad un malore.

L’INTERROGAZIONE CHE CHIEDE IL CENSIMENTO DELLE BARRIERE

1. Esiste un censimento dei marciapiedi e degli impianti semaforici/di attraversamento presenti in città e della loro conformità rispetto all’accessibilità fisica e sensoriale per persone con disabilità?;

2. Esiste un censimento dei parchi/giardini/spazi gioco pubblici liberi da barriere architettoniche, onde consentire l’accesso e la fruibilità a ogni categoria di cittadini?;

3. Esiste un censimento degli uffici pubblici/aperti al pubblico liberi da barriere architettoniche, onde consentire l’accesso e la fruibilità a ogni categoria di cittadini?;

4. Acer è in grado di fornire un censimento del patrimonio ERP già riqualificato con specifica attenzione all’eliminazione della barriere architettoniche e, nel caso, quanto incida sul totale degli alloggi dati in gestione dal Comune di Piacenza?;

5. E’ nelle intenzioni dell’amministrazione pensare ad azioni da concordare con i privati titolari di spazi aperti al pubblico, per incentivare l’eliminazione delle barriere architettoniche (dove già non previsto dalla legge) o, al contrario, disincentivare l’assenza di misure atte a eliminare le barriere architettoniche?.

LA MOZIONE PER ELIMINARLE:

1. Valutare positivamente e ricalcare il percorso virtuoso intrapreso a Reggio Emilia dal 2015, teso al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola la mobilità e l’accessibilità delle persone con disabilità fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale), nello specifico, sul modello già sperimentato con “Porta Galera 3.0”, attraverso un calendario suddiviso in macro-fasi progettuali:

• adozione di modalità partecipative imperniate sul confronto in un numero definito di tavoli tematici (a Reggio, “mobilità”, “barriere architettoniche”, “formazione”, “accoglienza”, “educazione”, “percorsi di vita”, “lavoro”, “sfide”, “anime”);

• raccolta delle istanze, idee, proposte emerse dai tavoli;

• valutazione all’interno dei tavoli della fattibilità/sostenibilità delle istanze, idee, proposte;

• progettazione e realizzazione, avendo cura, laddove presenti, di valorizzare le competenze e le energie positive dei diversi partecipanti;

• periodica condivisione con i tavoli e la cittadinanza attraverso diversi strumenti di comunicazione e informazione;

• world cafe (o strumento analogo) annuale, quale momento di confronto ed elaborazione di nuove idee e ipotesi progettuali dei portatori di interesse più vari (cittadini e organizzazioni;

2. ad approntare un piano finanziario delle più che ingenti risorse necessarie a fare di Piacenza una città senza barriere e indicare un orizzonte temporale indicativo per intervenire su:

• marciapiedi e impianti semaforici/di attraversamento presenti in città;

• parchi/giardini/spazi gioco pubblici;

• uffici pubblici/aperti al pubblico liberi da barriere architettoniche, onde consentire l’accesso e la fruibilità a ogni categoria di cittadini;

• patrimonio ERP.

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