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L'area estrattiva "Bassanetti" si allarga al podere Stanga

Ok dal Consiglio comunale all’allargamento degli impianti estrattivi. L’assessore Opizzi: «L’attività e i camion non aumentano, si sostituiscono le aree già utilizzate»

È arrivato dal Consiglio comunale l’ok all’ampliamento dell’attività produttiva proposto dall’azienda piacentina “Bassanetti”, leader nell’estrazione di sabbie e ghiaie. La ditta aveva proposto all’ente di allargare i propri impianti ai confini tra il territorio del capoluogo e quello di Caorso. «Si tratta di quattro nuovi stabilimenti – ha ricordato in aula l’assessore all’urbanistica Erika Opizzi - per ricavare la sabbia. Due vicino agli impianti già esistenti. Due nell’area limitrofa di podere Stanga, nei pressi di Roncaglia. Serve una variante al Psc (e anche al Rue) per riclassificare quest’ultima da area agricola a polo estrattivo». Il nuovo polo estrattivo ingloberà così anche l’area della cascina Stanga, già di proprietà dei richiedenti, per una superficie di 12mila metri quadrati. «Le aree di cava già esautorate – ha precisato Opizzi durante la seduta del 6 dicembre - sono state rinaturalizzate. Non c’è un aumento del traffico dei camion (130 alla settimana)».

L’aula, con voto bipartisan, ha approvato. Sergio Pecorara (Lega) ha ricostruito la vicenda, esprimendo il parere favorevole del Carroccio. «Stiamo parlando di una importante realtà del territorio – è la considerazione di Giancarlo Migli, capogruppo di Fd’I - che è attenta all’ambiente e cerca di trasferire il materiale il più possibile su rotaia. In questo caso l’attività estrattiva non aumenta e una volta che sarà terminata, recupereremo l’area dal punto di vista ambientale. Per Antonio Levoni (Liberali) la «pratica è positiva». D’accordo anche Michele Giardino (Misto). «Le sabbie estratte vengono utilizzate in più settori, l’azienda piacentina è leader in questo».  

Non ha partecipato al voto Sergio Dagnino (M5). «Non sono d’accordo - ha aggiunto - con questo modo di lavorare in Consiglio comunale. Mi sono state consegnate 600 pagine da studiare sulla pratica in poco tempo, impossibile conoscere bene la situazione». «Voterò a favore – è l’intervento di Luigi Rabuffi (Pc in Comune) -. Inglobare cascina Stanga nel polo estrattivo, non aumentando il carico di lavoro e di traffico, va bene. Non ci sono opposizioni ambientali ed ecologiche in questa operazione e inoltre verranno assunte due persone. Però, effettivamente, ha ragione Dagnino: studiare in qualche giorno così tanto materiale è complesso». Infine, anche per Massimo Trespidi (Liberi) «la pratica è corretta».

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