rotate-mobile
Politica

Bertolini: «Il nuovo ospedale non può nascondere la scelta di escludere Piacenza dall’hub»

Il portavoce di Fratelli d’Italia: «Dal Pd solo polemiche pretestuose. Ci sono un centinaio di piacentini che sono ospiti delle terapie intensive in altri presidi ospedalieri della Regione»

«Fa piacere che dopo avere detto di tutto e di più sul futuro ospedale di Piacenza, annunciando in conferenze stampa clamorose rilevazioni ancora attese, il Partito Democratico si dichiari favorevole alla realizzazione dello stesso». È la contestazione di Filippo Bertolini, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, rivolta al segretario provinciale dei dem, Silvio Bisotti. «Tuttavia detta adesione e con essa l’impegno per ridurre i tempi (8-10 anni) a suo tempo previsti dalla Regione per la realizzazione del nuovo ospedale – prosegue l’esponente del movimento politico di Giorgia Meloni - nulla ha a che spartire con l’attuale emergenza dovuta a alla diffusione del coronavirus che ci auguriamo conclusa ben prima».

Per Bertolini non vi sono dubbi. «Non è certamente agitando la bandierina del nuovo ospedale, per il quale l’assessore Donnini assicura oggi una copertura finanziaria di 110 milioni di euro, di certo inferiore alle reali previsioni di spesa, che si può nascondere la scelta di avere escluso Piacenza dalla rete Covid Intense Care. Perché su di un punto si deve essere chiari: l’ospedale nuovo è un impegno che la Regione si è assunta quattro anni fa e che deve onorare. Punto e basta». «Con la stessa chiarezza diciamo che – rimarca il portavoce di Fratelli d’Italia - non scelte strategiche pregresse ma solo l’emergenza coronavirus, nonché le drammatiche situazioni che si sono venute a creare, ha obbligato a triplicare i posti di terapia intensiva. Ciò nonostante vi sono ancora un centinaio di piacentini che lottano contro il devastante flagello, ospiti delle terapie intensive in altri presidi ospedalieri della Regione».

«Ciò chiarito in punta di verità – è l’affondo di Bertolini -non siamo affatto d’accordo sul fatto che, come sostenuto dal Pd, curare un paziente a Piacenza o altrove sulla via Emilia rasenti l’irrilevanza. E’ proprio per la ragione opposta, ossia che disporre quanto prima di una nuova sede ospedaliera rappresenterà l’opportunità di una sanità migliore per il nostro territorio, che abbiamo sempre sostenuto l’importanza di ridurre i tempi di realizzazione del nuovo ospedale rispetto a quelli previsti dalla Regione. La qual cosa non solo significa intervenire con procedure accelerate nel processo decisionale, ma anche intervenire sul piano normativo per potere derogare alla legislazione vigente in materia». «Così come, giusto per ricordare anche l’altra parte dei temi e dei problemi da risolvere, ad un più rapido percorso del processo di realizzazione del nuovo ospedale devono necessariamente accompagnarsi idee e decisioni chiare, nei metodi, nei tempi e nei finanziamenti, relativamente alla struttura che rimarrà comunque in piedi in Via Taverna, non essendo neppure minimamente ipotizzabile farle fare la fine dell’ex Clinica Belvedere». «Senza pretestuose polemiche - conclude Bertolini - ben conoscendo le responsabilità amministrative connesse, nella piena trasparenza delle scelte da fare, siamo pronti da subito ad approvare gli atti che al riguardo l’Amministrazione comunale sottoporrà al consiglio».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bertolini: «Il nuovo ospedale non può nascondere la scelta di escludere Piacenza dall’hub»

IlPiacenza è in caricamento