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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

«Bisogna potenziare le attività di Stabile e Cavanna contro il Coronavirus»

I consiglieri comunali Colla e Bariola: «Le intuizioni dell'equipe dei medici Marco Stabile e Luigi Cavanna devono proseguire con più mezzi, risorse e personale»

«In questi giorni l'esclusione di Piacenza dal Covid Intensive Care è tema di confronto e scontro politico locale – intervengono nel dibattito i consiglieri comunali Roberto Colla (“Piacenza Oltre”) e Gianluca Bariola (“La Piacenza del futuro”) -. In un primo momento, a dire il vero, ci siamo domandati, visto che Piacenza è stata tra le Province più colpite dal virus, il perché di questa esclusione che ci lasciava l'amaro in bocca. Poi, pensando alla cugina Parma, sede di università di medicina, della centrale operativa del 118, di un ospedale più completo a livello di specialità e struttura, l'amarezza ha lasciato il posto alla consapevolezza del fatto che però Piacenza non debba uscirne senza nulla, senza nessun riconoscimento, visto il prezzo pagato e l'impegno di tutte le persone che - a vario titolo - stanno lavorando in questa durissima battaglia».

«Da qui il pensiero a valorizzare il più possibile i Dop piacentini, nati per combattere il virus: 

- l'ospedale di Castelsangiovanni, dal 29 febbraio primo ospedale Covid in Italia (proprio qui, grazie all'intuizione del dottor Marco Stabile, condivisa con l'equipe multidisciplinare dell'ospedale castellano, l'utilizzo dell'Eparina per sconfiggere il virus).

- il metodo del professor Luigi Cavanna (coadiuvato da un equipe di medici e infermieri): unità speciali di continuità assistenziale che visitano a domicilio le persone con sintomi Covid o positive, per combattere da subito il virus ed evitare il ricovero in ospedale».

«Sì, sono questi i "prodotti Dop", a chilometro zero, che dobbiamo far valere nella trattativa con Regione e Governo, che dobbiamo mettere sul piatto nella discussione con gli Organi di governo superiore al fine di drenare più risorse (economiche e umane) possibili affinché possano proseguire queste due esperienze, che non meritano assolutamente di fermarsi. Anzi, bisognerà dare loro gambe affinché i tanti dati raccolti possano essere studiati e interpretati al fine di fare la radiografia al virus, per poterlo mettere all'angolo. Non solo, ma queste esperienze richiedono tempi più contingentati per la costruzione del nuovo ospedale, che crediamo, oggi più di prima, la nostra città strameriti».

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