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«Bisognerebbe ricominciare da capo tutta la discussione sul futuro della sanità locale»

L’intervento di Bruno Galvani, portavoce del Coordinamento Comitati salva ospedali

«Che il consigliere Stefano Cugini, parlando della nebulosa questione del nuovo ospedale di Piacenza e per dare autorevolezza al suo intervento affermi "quale sanità piacentina vogliamo é stato stabilito con chiarezza dalla conferenza territoriale socio sanitaria quando ha votato il piano di riordino della rete ospedaliera provinciale..." é veramente incomprensibile». Così interviene su quanto discusso nelle comunicazioni del consiglio comunale di Piacenza svoltosi oggi, Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil Onlus e portavoce del coordinamento dei comitati di Fiorenzuola, Villanova e Castel San Giovanni. «Chi era presente alla votazione della Ctss del marzo scorso sa che quel famigerato piano, contrastato duramente dai comitati sorti per fermare i tagli che si sono abbattuti sulla sanità italiana con la raccolta di oltre 40.000 firme, é passato solo con neppure un voto in più del necessario e anche perché il sindaco di Rottofreno ha deciso all'ultimo istante di orientare i suoi due voti a sostegno del provvedimento, mentre fino a quel momento aveva sempre detto che avrebbe votato contro. Alla faccia di una scelta chiara. No qui ancora una volta chiarezza non se ne vede e i sindaci della conferenza dovrebbero bocciare sia il piano delle azioni che il bilancio preventivo 2018 dell'Ausl e ricominciare da capo la discussione, non solo sull'ospedale nuovo e su chi lo finanzia e che fare degli attuali immobili che ospitano in nosocomio cittadino, ma sulla  sanità piacentina nel suo insieme». 

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