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Bonaccini lascia la presidenza della Conferenza Stato-Regioni: «Un onore e un privilegio»

Il governatore: «Degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza anche l’aiuto dei presidenti del centrodestra, non ci sarebbero state»

La Conferenza della Regioni e della Province autonome eleggerà un nuovo presidente e un nuovo vicepresidente. E' lo stesso (attuale) presidente Stefano Bonaccini a renderlo noto: «Ho avuto l'onore e il privilegio di guidare la Conferenza dalla fine del 2015, collaborando con tutti i colleghi presidenti (a prescindere dal colore politico) e con cinque governi che si sono succeduti in questi anni (anche in questo caso di colore politico molto diverso). Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra (e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi)», ha scritto il presidente sui social.

COVID, BONACCINI AL GOVERNO: «FISSARE RIAPERTURE, SERVE UN ORIZZONTE»

«Avevo chiesto che questo cambio si producesse però con un accordo unitario, per non aprire nell'emergenza una divisione tra noi e un indebolimento nel confronto col Governo nel momento in cui siamo chiamati a contrastare la pandemia e i suoi effetti drammatici sulla vita dei cittadini. Mi pare che questa sera si siano raggiunte queste condizioni e che nella giornata di domani si potrà procedere, quindi in tempi rapidissimi e in modo davvero unitario come avevo auspicato». «Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell'interesse anche di chi la pensa diversamente da te».

Per il presidente «quando guidi un'associazione per tanto tempo, soprattutto attraversando momenti molto difficili, hai il dovere di preservare l'integrità e al tempo stesso di favorirne l'evoluzione. Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell'interesse anche di chi la pensa diversamente da te. Spero di averlo dimostrato in questi anni e spero di poterlo dimostrare ora sostenendo lealmente chi prenderà il mio posto».

E poi i ringraziamenti: «A Giovanni Toti, che da presidente della Liguria ha ricoperto al mio fianco il ruolo di vicepresidente della Conferenza: la sua capacità, la sua intelligenza e la sua collaborazione mi sono risultate preziose in questo tempo. E alla struttura tecnica della Conferenza: dalla direttrice Alessia Grillo (e, prima di lei, Marina Principe e Marcello Mochi Onori) ai dirigenti, funzionari e collaboratori; una piccola squadra fatta di grandi professionisti da cui ho imparato tantissimo e che mi ha sostenuto giorno e notte per provare a fare al meglio - e conclude - degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza di loro, non ci sarebbero state».

IL PRESIDENTE DELL’UPI: «GRAZIE PER IL PREZIOSO LAVORO DI QUESTI ANNI»

Il presidente di Upi Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ringrazia il presidente Stefano Bonaccini per il lavoro svolto in questi anni alla guida della Conferenza della Regioni e della Province autonome, che oggi Venerdì 9 aprile eleggerà un nuovo presidente. Per Tomei «Il Presidente Bonaccini è stato un riferimento istituzionale fondamentale in questi anni. Con il coordinamento svolto presso la Conferenza della Regioni ha dimostrato una grande capacità di ascolto e dialogo, riuscendo sempre a costruire posizioni condivise, anche tra chi esprime sensibilità politiche differenti». La Conferenza della Regioni, attualmente guidata dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e da quello della Liguria Giovanni Toti, come vice presidente, celebra quest'anno i 40 anni dalla sua nascita, avvenuta per sbloccare il dibattito pubblico di allora e portare l’esecutivo al riconoscimento di una sede di concertazione stabile. «Questi mesi di pandemia - conclude Tomei - hanno visto UPI Emilia-Romagna fortemente impegnata nei tavoli di crisi istituzionali e il dialogo costante con la Regione e col Governo dimostra quanto siano fondamentali momenti di raccordo tra istituzioni, per offrire soluzioni sempre puntuali ai bisogni dei territori e dei cittadini. In questo, Stefano ha svolto un ruolo determinante. Grazie di tutto». 

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