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Venerdì, 19 Aprile 2024
Verso il congresso

Bonaccini: «Se sarò segretario Pd non lascerò la Regione»

Congresso Pd, lo sfidante Gianni Cuperlo ha criticato l’accumulo di incarichi. Il presidente della Regione chiarisce la sua posizione

«Penso che poter tenere i piedi per terra nel governo locale sia il modo migliore per affrontare i problemi che la gente ogni giorno pone. Chiudendosi troppo nei palazzi romani, abbiamo visto che fine ha fatto il Pd». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine della presentazione del libro di Lucia Annunziata “L'Inquilino” in Sala Borsa a Bologna. Se verrà eletto segretario del Pd Bonaccini, non intende «assolutamente lasciare l'Emilia Romagna. Io rimango anche per rispetto di chi mi ha votato e ci ha votato».

Rispondendo a distanza al deputato Pd Gianni Cuperlo, che ha criticato il cumulo di incarichi, Bonaccini ha detto di «rispettare la sua legittima opinione ma - ha precisato - che Cuperlo ha fatto riferimento a Zingaretti, ricordo che non si dimise perché faceva il presidente di Regione ma perché disse che le correnti e i capi correnti non lo lasciavano lavorare, che è un'altra cosa». Bonaccini ha anche ricordato di aver fatto «il presidente della conferenza Stato Regioni per quasi 6 anni, tra l'altro durante il Covid» e «per 6 anni i presidente del consiglio Regioni e Citta d'Europa, che conta 100mila enti locali di 40 paesi europei e mi sembra che i risultati, se sto al giudizio medio dell'Emilia Romagna, siano stati tutt'altro che disprezzabili». Se per Cuperlo l’accumulo di incarichi è un problema, per la candidata Paola De Micheli l’impegno di Bonaccini da governatore dell’Emilia-Romagna non rappresenterebbe un ostacolo alla guida della segreteria dem.

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