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Borgo Faxhall, apertura di Forza Italia: «Non si può dire no a tutto»

Forza Italia rivendica la sua posizione rispetto al resto della minoranza. Putzu e Girometta sul progetto di riqualificazione: «Vigileremo, non è chiaro dove sia posizionato il terminal dei bus e se s'intende costruire un'altra area commerciale». Putzu: «Non diciamo "no" a tutto come Colosimo, Tassi e Foti»

«Non diciamo “no” a tutto». Il gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Maria Lucia Girometta e Filiberto Putzu, rivendica una posizione autonoma rispetto al resto dell’opposizione sulla questione della riqualificazione di Borgo Faxhall, lasciando trapelare un’apertura nei confronti del progetto presentato dall’assessore Bisotti nelle settimane scorse. Poco più di un mese fa la minoranza di centrodestra – composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Lista Sveglia e Piacenza Viva - sembrava essersi ricompattata: ora il partito forzista in una conferenza stampa ha ribadito alcuni concetti "propri" sul tema Borgo Faxhall.

«Il gruppo consiliare di Forza Italia – ha esordito il coordinatore provinciale Jonathan Papamarenghi - vuole demarcare la sua posizione su una partita importante come quella della riqualificazione di Borgo Faxhall. Quell’area ha la necessità improcrastinabile di sviluppare – visto che ospita imprenditori e commercianti in una concentrazione notevole – una riqualificazione. È un percorso durato vent’anni che ora sta portando alla luce mancanze, come ad esempio la prima fidejussione, il cui titolo è andato perso. Forza Italia vuole aprire un’occasione di confronto: ci poniamo con lo scopo di rilanciare quell’area. Il nostro non è solo un “no”, ma il progetto deve andare in un’altra direzione. Non possiamo pensare che la vendita dei due immobili comunali sia la risposta: rischiamo di andare a sottoscrivere un accordo con Coemi che rimarrà solo sulla carta, senza avere in cassa ancora le risorse. Non perdiamo di vista l’obiettivo: spostare da piazza Cittadella il terminal dei bus».

«Bisotti – ha esposto il suo parere Maria Lucia Girometta, consigliere comunale - ha fatto una difesa appassionata del progetto. Io vedo molta fretta nell’operato del Comune, ma non sto dicendo che bisogna far aspettare ancora altri anni. È mancata però la documentazione completa nel momento della discussione in commissione e in consiglio, questo è stato un problema. In più si è scoperto che la prima fidejussione è andata persa: in un’azienda sarebbe stato licenziato il responsabile di questa perdita. C’è stata troppa superficialità in questa delibera, mi auguro almeno che la vendita dei palazzi di via Verdi e via Scalabrini non diventi una “svendita”: la gente non ci deve rimettere risorse. C’è stata – ha continuato Girometta - un po’ d’imprudenza nel portare avanti questa pratica, inoltre Coemi non ci dà garanzie economiche. Non siamo contro questa riqualificazione, che è necessaria, vista la percezione del degrado che ha la gente. Siamo contenti di poter ottenere il Berzolla: potrebbe essere una location culturale per fare convegni e mostre e rivitalizzare Piacenza. Sull’intera vicenda assicuriamo di vigilare».

Il consigliere Filiberto Puztu ha voluto rimarcare le differenze del gruppo di Forza Italia rispetto al resto dell’opposizione in consiglio. «E’ un progetto quello che andiamo a votare, non una vera delibera, per uscire dall’impasse su quest’area. Sono vent’anni che Piacenza vuole portare il terminal vicino all’area commerciale, per liberare piazza Cittadella e permettere una riqualificazione anche di questa zona. Dò il merito all’Amministrazione di aver proposto una soluzione per uscire dal problema. C’è stata però – rileva Putzu - omissione di controllo sull’intera vicenda, lo si capisce dai documenti della direzione legale del Comune. Con l’atto unilaterale d’obbligo del 2009, Coemi s’impegnò a realizzare quanto concordato in passato. Dove sarà veramente il terminal dei bus? Bisotti ha detto che il terminal potrebbe essere oltre la fascia binaria, non c’è chiarezza su questo tema. Peccato che il Psc ci dica che il terminal deve per forza essere adiacente agli altri collegamenti, a partire dalla stazione ferroviaria. Inoltre c’è l’ipotesi di installare una nuova area commerciale nell’ex mercato ortofrutticolo, la cosa non convince».

«Se Coemi fallisce -  è il commento del consigliere Putzu - non avremmo opere, uffici o soldi. Il Comune compra da Coemi i diritti edificatori, trasferendoli all’area dell’ex mercato ortofrutticolo: si tratta di 2 milioni di euro che lasciano molti dubbi. Il Comune si aspetta un ritorno da questo investimento, la galleria commerciale ha ora 5mila persone che accedono ogni giorno all’area, peccato che solo 3 attività delle 20 presenti riscontrano guadagni consistenti. Ci sono 18 locali vuoti in questo momento, riflettiamo sull’ipotesi di un’altra area commerciale in zona. Siamo interessati allo sviluppo della città – Putzu fa una riflessione sulla discussione in aula - e non vogliamo stare fuori dalle scelte importanti. Forza Italia sarà sempre sul pezzo, soprattutto sulla posizione del terminal degli autobus. Il partito pensa con la sua testa, non si può certo lasciare tutta la leadership del centrodestra a qualche persona appartenente a partiti piccoli. C’è chi dice “no” a tutto – come Marco Colosimo, giovane irruente e mal consigliato da qualcuno –, chi è molto duro sull’argomento – Tommaso Foti e Marco Tassi – e altri come Paolo Garetti che hanno cambiato idea in corsa. Noi vigileremo ora e in futuro su questo progetto, senza dire “no”, “no”, “no” a tutto ciò che ci viene proposto, anche se la maggioranza ha tranquillamente i numeri per approvare ciò che vuole». «Forza Italia – è la chiosa finale del coordinatore Papamarenghi – rivendica un ruolo importante all’interno dell’opposizione a Palazzo Mercanti».

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