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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Borgotrebbia tra traffico e discoteche aspetta il suo asilo

Il tour del sindaco Barbieri e della Giunta nelle frazioni ha toccato Borgotrebbia e Sant'Antonio. Il primo cittadino: «L’area della caserma Lusignani non dovrebbe ospitare il nuovo ospedale»

«Non c'è solo un centro e un cuore della città, la città é tutta, ogni quartiere. Qua a Borgotrebbia ci siamo subito impegnati per l’asilo che abbiamo dovuto chiedere in seguito ad alcune verifiche tecniche, ma ci attiveremo per riaprire in tempi brevi in questo quartiere il servizio». Il sindaco Patrizia Barbieri ha concluso il suo tour nelle frazioni di Piacenza. Accompagnata dagli assessori Paolo Garetti, Erika Opizzi, Luca Zandonella e dal dirigente Taziano Giannessi, il primo cittadino ha incontrato nei locali della parrocchia (guidata da don Pietro Cesena) la popolazione di Borgotrebbia e Sant’Antonio.

Barbieri e Opizzi hanno rassicurato il loro impegno per l’asilo “Oasi” di Borgotrebbia, attualmente chiuso dopo che una perizia ha sottolineato problemi strutturali dell’edificio. Un asilo per i bambini del quartiere ci sarà, la chiusura è solo momentanea. «La scuola materna non ha i giochi all’esterno da diverso tempo – ha ricordato una mamma -.

La popolazione di Borgotrebbia si sente insicura: sono ancora frequenti i furti nelle abitazioni. Così come è emerso un problema storico del quartiere: l’insicurezza di via Trebbia, sempre più trafficata e sprovvista di marciapiedi. «Bisogna trovare una soluzione – ha spiegato un residente - per far convivere pedoni, auto e ciclisti, ci passa pure il pedibus, la gente è sfiorata dalle auto perché in certi punti manca il marciapiede». Durante il confronto si è parlato anche del biogas: dopo un braccio di ferro tra gli abitanti e il Comune di Piacenza, il biogas a Borgotrebbia è realtà: secondo gli abitanti è aumentato notevolmente il passaggio di tir nel quartiere e frequenti sono i cattivi odori provenienti dall’impresa in questione. «Con il maltempo – ha precisato un giovane - e il vento due pioppi alti sono già finiti sulle auto parcheggiate, ci sono tante piante pericolose qua. Una addirittura è nel perimetro della scuola».

MUSICA E RUMORI

Il problema più sentito è quello del disturbo della quiete pubblica nelle ore notturne. I residenti di Borgotrebbia, soprattutto quelli più anziani, non sopportano l’attività di due locali della zona: una discoteca frequentatissima nel weekend e un club “etnico”. «La discoteca etnica – hanno ribadito in diversi - è terribile. I vetri delle nostre case tremano, al mattino dobbiamo raccogliere rifiuti ovunque. Il gestore, tramite il suo avvocato, si difende, ma gli eventi fanno un gran rumore e gli altoparlanti sono all’esterno». Il sindaco ha ricordato che l’ufficio tecnico ha disposto un’ordinanza. Qualche cittadino sostiene di sentire ancora la musica.

SANT’ANTONIO E VEGGIOLETTA

A Sant’Antonio manca la manutenzione del verde e delle piante e secondo un residente sono troppi i rumori. Il sottopasso si allaga ed è vittima di atti vandalici. Nella lista della spesa sono finiti anche alcuni giardini da rifare e i marciapiedi nella zona dietro il McDonald's». Tanti sono i camion che passano a Sant’Antonio: i cittadini hanno chiesto la disponibilità a installare telecamere intelligenti in grado di filmare il passaggio dei tir. «Così rimpinguate le casse del Comune con tutte le multe che potreste fare a chi non rispetta le regole».

Presenti anche alcuni residenti della Veggioletta. «Far passare la tangenziale in mezzo al quartiere – ha tuonato un cittadino - è stata un'idea completamente sbagliata». Un gruppo di residenti ha provato a pulire per lungo tempo dai rifiuti l’area di via Reggi, ma poi si è rivelata una battaglia impari. «Anche noi avevamo fatto una richiesta per un mercato, visto che è stato concesso a Borgotrebbia, avremmo pure gli spazi giusti per ospitarlo».

NUOVO E ATTUALE OSPEDALE

L’area della caserma Lusignani – dentro Sant’Antonio - era il luogo preferito dalla vecchia Amministrazione per ospitare il nuovo ospedale. La Giunta Barbieri non è molto convinta, né la Lusignani né l’area della Pertite sono idonee, secondo il sindaco e gli assessori. « Vogliamo sapere dalla Regione – ha detto il sindaco - cosa vogliono fare del vecchio ospedale.  L’ipotesi di un nuovo ospedale ci interessa,  per la qualità dei servizi non vogliamo perdere una occasione, però ci devono dire cosa intendono fare del vecchio. Quando la Regione ci illustrerà tutto, informeremo subito la cittadinanza».

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