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Callori: «L'Osservatorio della Cei chiede di cambiare il modo di amministrare la nostra Regione»

Le dichiarazioni di Fabio Callori, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione e candidato all'assemblea regionale

«Il documento dell’Osservatorio della Conferenza episcopale non vuole assolutamente essere letto come un appello al voto. E credo che farebbe più fatica Bonaccini che la Borgonzoni a controfirmarlo. Siamo chiamati tutti a volare alto, e ad agire in modo saggio e giusto su temi che la sinistra ha letteralmente snobbato», dichiara Fabio Callori capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione.

«L’Osservatorio, prosegue Callori, è composto da persone qualificate nella cultura e nell’impegno sociale, in vista delle prossime elezioni regionali dell’Emilia Romagna ha prodotto un Documento che, in tempi straordinari come quelli odierni, intende avviare un processo di cambiamento. La politica è chiamata a rigenerarsi attorno all’asse vivente delle persone e della loro trascendenza, secondo il principio della sussidiarietà circolare. L’impianto del Documento si avvale di un pensiero forte che ha come orizzonte temporale il lungo periodo, sostenendo la biodiversità delle forme d’impresa. Ma anche lariorganizzazione del sistema Scuola–Università–Ricerca e il potenziamento del welfare».

La (de)natalità al primo posto nel programma elettorale di Fratelli d’Italia ed è anche la proposta che lancia il documento dell’Osservatorio e il Forum delle associazioni familiari dell’Emilia Romagna agli schieramenti politici per le elezioni regionali del 26 gennaio, la crescita delle nascite è il tema centrale «Investire sulla natalità – spiega il consigliere uscente Fabio Callori – significa prima di tutto cambiare la rotta al declino demografico che sta caratterizzando l’Italia e la nostra regione, dare un nuovo motore di crescita economica e sociale al nostro territorio, garantire la sostenibilità del sistema di welfare, dare valore ai figli e riconoscerli come fondamentale bene sociale da tutelare».

«Un altro punto in comune tra il documento e il nostro programma è la necessità di riavvicinare i giovani al mondo produttivo e comprimere quindi la fuga dei cervelli; scongiurare il reddito di non-lavoro in favore della creazione di nuovi posti di lavoro; interpretare la scuola come contenitore sociale oltreché didattico; sviluppare realtà competitive anche con le altre nazioni. Sul tema della Sanità, sottolinea Callori, la proposta del riconoscimento di nuove malattie a carattere psicologico e quindi l'istituzione della psicologia di base; il rafforzamento dell'assistenza domiciliare e della medicina territoriale distrettuale, lo smaltimento delle liste d'attesa e il potenziamento della prevenzione. E poi un passaggio di ristoro agli agricoltori danneggiati dalle politiche scellerate del centrosinistra. Proposte che, rimarca il consigliere, possono concretizzarsi solo con un autorevole Presidente di Regione come la nostra candidata».

«Quindi, conclude Callori, è inutile che Bonaccini faccia sua qualsiasi considerazione “politica” gli passi vicina, dando una chiave di lettura esclusivamente a suo favore, l’Osservatorio della Conferenza episcopale chiede solo di cambiare il modo di amministrare la nostra Regione e il 26 gennaio abbiamo una grande occasione per farlo, questa sinistra sempre più senza leadership dimostra in ogni occasione di non esserne all’altezza».

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