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Caorso, Foti chiede una soluzione per smantellare la centrale

Il consigliere sollecita la Giunta ad attivarsi sul Governo per ricercare soluzioni immediate relativamente allo smantellamento dell'impianto nucleare di Caorso

La Giunta si attivi presso il Governo per ricercare soluzioni immediate relativamente allo smantellamento dell’impianto nucleare di Carso, nel piacentino. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An). I nuovi ritardi nella pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale e parco tecnologico (Cnapi), prevista entro il settembre 2017, specifica il consigliere, “appaiono del tutto ingiustificati”. Mentre l’autorizzazione per l’area, prosegue, “dovrebbe essere rilasciata dopo circa quattro anni e mezzo, sempre salvo ritardi”. Occorreranno poi, specifica il capogruppo Fdi-An, “almeno altri quattro anni per la costruzione del deposito nazionale che, dunque, dovrebbe entrare in funzione nel 2027”. Nell’atto si evidenzia che gli oneri per mantenere in sicurezza il sito piacentino corrispondono a “circa 70 milioni di euro l’anno”. Infine, Foti menziona la risoluzione approvata dalla commissione Territorio, ambiente, mobilità a fine marzo (presentata dallo stesso consigliere), “attraverso la quale si invitava la Giunta ‘a proseguire, con determinazione, nell’azione intrapresa nei confronti del Governo mirante a ottenere la dovuta pubblicazione della Cnapi’ e ‘ad attivarsi affinché, nei tempi più rapidi possibili, sia dato celere corso alle attività di dismissione della centrale di Caorso riguardo gli interventi di adeguamento degli esistenti depositi di rifiuti radioattivi nonché il trattamento-condizionamento dei rifiuti radioattivi’”.

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