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Politica Lugagnano Val D'Arda

Carbonext, grande partecipazione al dibattito politico

Centinaia di presenti a Lugagnano per il dibattito che ha coinvolto politici di tutti i partiti sul futuro dell'Alta Valdarda in merito al progetto della Buzzi Unicem. Il resoconto di Legambiente, organizzatrice della serata

Un grande successo la serata organizzata il 19 giugno a Lugagnano dai Comitati Aria pulita in Val d’arda, Basta nocività in Val d’Arda e da Legambiente Piacenza dal titolo significativo “Il Bivio, quale futuro per la Val d’Arda?”. Oltre 300 persone raccolte ad ascoltare i sette rappresentanti politici invitati 5  dei quali consiglieri regionali dell'Emilia Romagna, ben incalzati da Marcello Trabucchi ed Angelo Negri in rappresentanza degli organizzatori. La chiamata alle armi della politica è stata accolta da tutti i partiti, sono stati presenti Manuela Bruschini per la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, Jonathan Papamarenghi segretario provinciale di Forza Italia e 5 Consiglieri Regionali: Tommaso Foti per Fratelli d’Italia, Gian Luigi Molinari per il Partito Democratico, Matteo Rancan per la Lega Nord, Gianluca  Sassi per il MoVimento 5 stelle e Igor Taruffi per SEL.

Due le domande secche con timer scandito su uno schermo preparato apposta,  10 minuti per dire cosa pensa, ognuno degli intervenuti, del progetto CarboNeXT, dell’incenerimento di rifiuti e CSS nei cementifici  e  dello sviluppo futuro della Val ‘Arda  e due minuti per spiegare quale impegno pratico intende assumersi riguardo al progetto ed al tema CSS.

«La risposta alla prima domanda – commenta Legambiente - è stata univoca per tutti i partecipanti, ad eccezione della risposta attendista e  molto sfumata del Pd, vista evidentemente la situazione del Comune di Vernasca e del Partito sia a livello locale che nazionale, un “no” secco al progetto CarboNeXT ed in generale alla possibilità di bruciare rifiuti, trasformati magicamente in prodotti industriali, permessa dal Decreto Clini, il decreto ministeriale del 2013 che ha autorizzato cementifici e centrali ad utilizzare i “Combustibili Solidi Secondari” come carburanti. Sul futuro della Val d’Arda tutti hanno convenuto la necessità di una svolta per il territorio, legata a quelle che sono le sue qualità territoriali, dal turismo ai parchi, all’agricoltura di qualità e biologica ed incentivi a quelle industrie che lavorano a favore dell’ambiente, facendo green economy  e non certo uno sviluppo legato all’incenerimento di rifiuti provenienti da altre provincie ed ad un peggioramento della qualità della vita dell’intera vallata. Rendere lo stabilimento Buzzi Unicem il terzo inceneritore in Provincia dopo Borgoforte e la Cementirossi è in contrasto con la normativa europea e tutti, tranne la posizione attendista del PD, lo hanno chiaramente riconosciuto.

In merito alla seconda domanda sono uscite proposte concrete molto interessanti che hanno visto i consiglieri regionali aggregarsi nei confronti della regione per fare richieste specifiche. Su proposta di Foti, accolta subito da tutti, verranno interessati  tutti i rispettivi gruppi parlamentari per richiedere l’abrogazione del decreto ministeriale Clini sui CSS a livello nazionale, con una delegazione dei consiglieri presenti alla serata in missione dal Ministro dell’ambiente Galletti a Roma. Su proposta del consigliere Taruffi di Sel, accolta da tutti, verrà redatta  a firma di tutti i consiglieri una risoluzione a livello di assemblea legislativa per richiedere alla Regione di non utilizzare nei cementifici rifiuti o i CSS. Sassi del M5S si impegna, chiedendo a tutti i colleghi di fare lo stesso, a vigilare sul piano rifiuti regionale perché la tematica dei CSS sia trattata e la Regione prenda posizione per scongiurare che questi rifiuti (chiamarli in altro modo è truffare i cittadini, sostiene il consigliere) vengano bruciati in qualsivoglia impianto.

Verrà inoltre portata la proposta durante la discussione in Assemblea legislativa sull’Assestamento del bilancio, in corso nelle prossime settimane, di dirottare fondi regionali a sostegno di Arpa al fine di aumentare i controlli e monitoraggi di aria e terreni, sopratutto nelle aree dove sono situati industrie insalubri di prima classe, come il cementificio Buzzi Unicem.

Il dibattito successivo tra consiglieri e cittadini è stato molto serrato, tante domande sui CSS, sui monitoraggi, sulla Conferenza dei Servizi e la posizione della Provincia e del suo Presidente Rolleri. Molte le domande di chiarimento sulla posizione non chiara espressa dal Consigliere regionale Molinari sul progetto CarboNeXT. In generale la richiesta dei tanti cittadini presenti è stata quella di avere una politica capace di fare delle scelte , una politica che non si nasconda dietro il parere dei tecnici o i cavilli della legge ma sappia prendere decisioni a favore dei territori e della salute dei cittadini».

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