Carbonext, la commissione regionale all'Ambiente convoca i comitati
Il 5 settembre nuova trasferta a Bologna per i rappresentanti dei comitati. La decisione della commissione di convocare all'unanimità l'audizione è arrivata dopo l'incontro di fronte al palazzo dell'Assemblea Legislativa della Regione tra i comitati e i consiglieri Foti, Rancan, Molinari, Sassi, Taruffi e Tarasconi
Il sit in davanti alla Regione dei comitati contro il progetto Carbonext della Buzzi Unicem, ha attirato l’attenzione di Manuela Rontini, presidente della commissione Territorio, ambiente e mobilità.
I rappresentanti dei comitati sono stati infatti convocati a Bologna il 5 settembre prossimo dove incontreranno, oltre ai componenti della commissione regionale, anche l’assessore all’Ambiente Paola Gazozlo
L’incontro sarà l’occasione per esaminare il progetto di legge alle Camere, presentato dal consigliere Tommaso Foti (Fdi-An), che ne è anche relatore, e sottoscritto dai consiglieri Matteo Rancan (Ln), Gian Lugi Molinari e Giorgio Pruccoli (Pd), Igor Taruffi (Sel), finalizzato ad abrogare il cosiddetto “decreto Clini”. Il decreto, infatti, autorizza l’utilizzo di combustibili solidi secondari come il carbonext, in parziale sostituzione di combustibili fossi tradizionali, in cementifici – è il caso dell’impianto Buzzi Unicem di Vernasca (PC) – soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia).
«Porteremo le nostre proposte e useremo la nostra esperienza innanzitutto per far capire i vari aspetti del progetto che non funzionano, a chi ha il potere di legiferare; in secondo luogo per poter cambiare in meglio le istituzioni di cui noi ci sentiamo meno parte, ma che vorremmo tornassero a conquistare la nostra fiducia».
La decisione della commissione di convocare all’unanimità l’audizione è arrivata dopo l’incontro di fronte al palazzo dell’Assemblea Legislativa della Regione tra i comitati e i consiglieri Foti, Rancan, Molinari, Sassi, Taruffi e Tarasconi, nel quale delegati hanno brevemente illustrato la situazione della Valdarda, l’impatto ambientale, sanitario e sociale del cementificio sulla valle , gli elementi essenziali per i quali non si ritiene che il progetto dovesse essere approvato, sia tecnici che di opportunità politica.
Poi è stato consegnato un documento di osservazioni e richieste, affinché l’assemblea ed i consiglieri ne assumano i contenuti.
L’incontro, «per ora conoscitivo e preliminare» - tengono a precisare cittadini che si sono recati a Bologna -, è stato un modo per portare le istanze di una intera vallata direttamente in Regione
«Al di là dell’opposizione al singolo progetto, che resta ferma e farà la sua strada – spiega Trabucchi -, ci pare si siano gettate le basi per una proficua discussione circa possibili modifiche alla legislazione vigente in tema di VIA e di CSS. Un apprezzamento va dato ai Consiglieri di tutte le forze politiche che in modo trasversale e bipartisan hanno agevolato l’incontro, evidenziando fin d’ora il loro atteggiamento di apertura e disponibilità in merito alle proposte di modifica della Legge Regionale sulla VIA».
