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Carini (Pp): «La Sanità emiliano-romagnola un modello da seguire»

Il consilgiere piacentino: "Il nostro sistema sanitario regionale può essere tranquillamente considerato un modello a livello nazionale al quale molte altre regioni dovrebbero ispirarsi. I conti in equilibrio e le strategie di sviluppo sono i punti cardine della sanità emiliano-romagnola”

"Il nostro sistema sanitario regionale può essere tranquillamente considerato un modello a livello nazionale al quale molte altre regioni dovrebbero ispirarsi. I conti in equilibrio e le strategie di sviluppo sono i punti cardine della sanità emiliano-romagnola”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale piacentino del Pd Marco Carini.

“Anche nel 2013 il servizio sanitario regionale chiuderà i conti in equilibrio e senza aver ridotto l'offerta dei servizi. Si tratta di riscontri non scontati - continua Carini - considerando che il 2013 è stato un anno difficile, caratterizzato da ulteriori tagli pari a circa 260 milioni di euro. Il sistema regionale ha dimostrato di reggere nelle situazioni peggiori. Mi preme sottolineare ancora una volta come nel 2013 l’impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna a sostegno delle attività e dei servizi per la non autosufficienza sia stato di 430 milioni e 600 mila euro. Non un euro di meno rispetto al 2012. Si pensi che l’ammontare totale del Fondo nazionale per la non autosufficienza garantito dalla Stato è di soli 275 milioni di euro.”

Sono tre i punti sui quali la Regione concentrerà la propria azione: una rete ospedaliera sempre più adeguata ai cambiamenti, un sistema di cure primarie organizzato ed efficiente, una forte rete logistica di supporto trasversale che affianchi e rafforzi il sistema dei servizi sanitari. In Emilia-Romagna, l’andamento della spesa pro-capite lorda nel periodo 2001-2011 ha registrato un tasso medio di crescita del 3,1% inferiore all’aumento della media nazionale nello stesso periodo (3,3%).

Nel 2012 la spesa farmaceutica complessiva regionale è calata del - 6,1% rispetto al 2011, con una diminuzione anche della spesa farmaceutica convenzionata pro-capite (128,04 euro), inferiore alla media nazionale (153,5 euro).

Ad oggi la rete ospedaliera degli ospedali regionali attualmente dispone di 61 strutture, per un totale di 14.760 posti letto pubblici. I posti letto privati accreditati sono 4.578 contro i 4.586 al 31 dicembre 2012. Nel 2012 l’indice di attrazione di persone che provengono da altre regioni è stato del 13,7% (il 14% nel 2011, il 13,8 nel 2010).

Sono state 103.728 le persone assistite a domicilio nel 2012, in aumento rispetto al 2011 (97.037), quasi raddoppiate rispetto al 2001 (55.000). Nel 2012 erano 30.161 (29.433 nel 2011) i posti residenziali e semiresidenziali convenzionati della rete dei servizi sanitari e socio-sanitari per l’assistenza ad anziani, a persone con disabilità, a persone con disagio psichico, a persone con dipendenze patologiche.

“Tra i dati più interessanti - sottolinea Carini - i tempi medi dei pagamenti ai fornitori sono più che dimezzati rispetto al 2012 e ridotti a circa un terzo rispetto al dicembre 2011. Oggi, mentre sentiamo che altre regioni pagano a volte con oltre due anni di ritardo, in Emilia-Romagna i tempi medi di pagamento per i beni sanitari ed economali sono nell’ordine dei 90 giorni. In tempi di crisi significa consentire ai fornitori di lavorare con maggiore tranquillità senza esporsi eccessivamente con gli istituti bancari.”

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