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Pallavicini: «Le cooperative della logistica sono la vergogna della città»

Il consigliere comunale rimarca la sua differenza di vedute rispetto alla maggioranza: «Luci e ombre sulle spese verso il sociale. Se buttate fuori le 85 famiglie morose verso Acer, partono i picchetti anti-sfratto. Sul polo logistico c'è una cupola padronale fatta da consiglieri, imprenditori, forze dell'ordine». Bricchi (Pd): «Fai i nomi»

Maggioranza e Pallavicini sempre più distanti. Il consigliere comunale di “Sinistra per Piacenza” durante la discussione a Palazzo Mercanti sul bilancio di previsione del 2014, ha colto l’occasione per rimarcare alcune differenze tra il suo pensiero e quello della maggioranza di centrosinistra di cui fa parte. «Vedo tanto impegno sul sociale – ha esordito l’esponente di Rifondazione Comunista - da parte dell’amministrazione Dosi, questa è una costante che si ripete dal 2007, dai tempi di Reggi. È lodevole e va premiata la volontà di destinare tante risorse al sociale in un periodo di forte crisi economica. Non manca però una parte negativa: pensiamo all’Asp che ha più di un milione di euro di debiti. Dobbiamo rivedere la sua struttura: superiamo il Cda per avere un amministore unico con tre rappresentanti politici - a titolo gratuito - che s’impegnano veramente».

Gli asili secondo Pallavicini sono un altro punto dolente. «Il modello pubblico, che ho sempre difeso, non sembra essere condiviso da una parte di quest’amministrazione: si avranno perciò danni sulla qualità del servizio e del lavoro. C’è una volontà politica di peggiorare questo servizio per la città». «Non posso non sottolineare luci ed ombre. La vergogna di Piacenza sono le cooperative della logistica. Ricordo in campagna elettorale – rammenta Pallavicini - il sindaco Dosi che mi prendeva sottobraccio e mi tranquillizzava, assicurandomi di monitorare la pessima situazione del lavoro nel polo logistico di Piacenza. Torniamo a investire sul manifatturiero e a produrre ricchezza. Bisogna guardarsi allo specchio e vedere che mostro è diventato il nostro polo logistico: saliamo sempre alla ribalta nazionale per come è il lavoro in quella zona. Grazie ai “SiCobas” interveniamo contro questa cupola padronale, mentre qua si fa spallucce sulla situazione perchè tanto nel polo ci lavorano gli “invisibili”, gli immigrati. Nessuno dice nulla perchè tanti fanno parte di questa cupola: consiglieri comunali, forze dell’ordine, imprenditori». Michele Bricchi del Pd ha chiesto a Pallavicini di riportare i nomi dei consiglieri coinvolti nella “cupola”. «Qualcuno ha la coda di paglia – ha risposto Pallavicini – perchè io non ho chiarito se mi riferivo a questo consiglio comunale o a un altro. Non chiedo alla giunta di partecipare ai picchetti e ai blocchi, ma cerchiamo di mettere più regole a queste cooperative».

«C’è un’emergenza abitativa – ha continuato il consigliere di “Sinistra per Piacenza” - in corso a Piacenza con questa crisi. Parliamo delle 85 famiglie – quasi tutte della Farnesiana - morose verso Acer, che rischiano di essere buttate fuori da casa. “Su questo non possiamo trattare” dice questa giunta, noi invece dovremmo disincentivare questa guerra tra poveri: non esiste che un’amministrazione di centrosinistra cacci le persone da casa. Se succederà, faremo sicuramente i picchetti anti-sfratto. Non possiamo colpire continuamente i più deboli: una cosa di sinistra ogni tanto, va fatta.  Ci vuole un po’ di coraggio, come sulle norme delle coppie di fatto che abbiamo abbandonato, dopo aver promesso in campagna elettorale, perchè i voti di sinistra facevano comodo. Ora c’è un monopartito che fa gli interessi di una fascia di popolazione che di certo io non rappresento». 

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