«Non mi hanno convinto le tesi dell’amministratore unico Giuseppe Cavalli, soprattutto sull’impegno del Comune dentro “Piacenza Expo”». Massimo Trespidi, consigliere del gruppo “Liberi”, in Consiglio comunale è voluto tornare su quanto ha illustrato in commissione 4 la governance dell’ente fieristico piacentino. Cavalli, insieme al direttore Sergio Copelli, hanno spiegato l’opportunità di investire ulteriormente per migliorare le strutture del polo fieristico. Servirebbero 2,5 milioni di euro per un aumento di capitale in grado di garantire investimenti strutturali. Il Comune ha il 54% di quote: tradotto, Palazzo Mercanti deve aprire i cordoni della borsa in tempi brevi. Trespidi aveva già espresso le sue perplessità: «Questo aumento di capitale arriva a cinque anni dall’ultimo, il Comune aveva già investito molte risorse».

Durante la seduta consiliare del 14 dicembre il rappresentante di “Liberi” ha incalzato l’Amministrazione Barbieri. «Che visione ha il nostro ente – ha dichiarato Trespidi - in merito a Piacenza Expo? Il loro documento programmatico mi sembra debole. Cosa ne pensiamo del loro progetto di recupero di Cascina San Savino, che è di nostra proprietà? Anche perché l’amministratore Cavalli dice che vorrebbe riqualificarla in comodato d’uso… È una partita che va gestita da subito con chiarezza, anche per quanto riguarda l’entrata dei nuovi soci che vogliono entrare. Solo la Regione Emilia-Romagna ha detto qualche parola al riguardo del suo aumento di quote. Degli altri – Consorzio Piacenza Alimentare, Federalberghi e Fondazione di Piacenza e Vigevano, nda – sappiamo poco».

Dubbi sul futuro di Piacenza Expo espressi anche dal consigliere del Movimento 5 Stelle Sergio Dagnino. «Visto che andremo a votare in futuro una variazione di bilancio per l’aumento di capitale – ha espresso il pentastellato - cerchiamo di fare chiarezza sul futuro. Quanto è importante investire ancora dentro a Piacenza Expo? Quali sono le cifre?».