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Case popolari, aumento in arrivo per la fascia più debole

Ok in Conferenza Socio-sanitaria alle novità introdotte dalla Regione Emilia-Romagna sui criteri per gli alloggi Erp

Un aumento del 108% sulla fascia minima del canone di locazione Erp – gli alloggi popolari – che si traduce in un ritocco da 25 a 52 euro per l’affitto delle famiglie economicamente più deboli. Aumento che dovrebbe portare a un maggiore gettito di 300mila euro, 188mila provenienti dai tanti alloggi presenti in città. Secondo i sindaci però, questo aumento deciso dalla Regione Emilia Romagna non farà altro che alzare il livello di morosità del Piacentino. Il ritocco infatti coinvolge una larga fetta dei cittadini che risiedono nelle case popolari: per fare un esempio sempre riferito a Piacenza, stiamo parlando di ben 400 degli 1800 nuclei familiari. I sindaci in Conferenza socio-sanitaria hanno approvato la decisione della Regione, non senza far pesare il proprio disappunto. «Così le fasce più basse – ha commentato il sindaco di Caorso Roberta Battaglia - riusciranno a non pagare ancora di più l’affitto. Ci vuole più uguaglianza, tanti stranieri vivono negli alloggi popolari e mantengono una seconda casa al proprio Paese e ci passano le vacanze. Lo sappiamo per certo, tanti bambini delle scuole tornano nel Paese natio in estate dove i genitori hanno un’abitazione di proprietà». «Questo – ha aggiunto il sindaco di Castelsangiovanni Lucia Fontana - è un esempio di bizantinismo alla Regione, che fatica a venire a conoscenza – presso i Consolati - delle proprietà immobiliari degli stranieri nei Paesi d’origine». 

PER SAPERNE DI PIU'

https://sociale.regione.emilia-romagna.it/primo-piano/regione-cosi-cambiano-i-criteri-erp-piu-equita-giustizia-sociale-e-rotazioni

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