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Castelli (Anci) a Giorgetti: «Avevamo chiesto più risorse e criteri più equi per i piccoli comuni»

Il primo cittadino di Cerignale al sottosegretario Giancarlo Giorgetti: «Venga ad ascoltare le richieste dei sindaci»

«Abbiamo letto con stupore le affermazioni del sottosegretario Giancarlo Giorgetti sull'Anci e sulle scelte dell'associazione per i piccoli Comuni. Sarebbe stato un piacere ascoltare il sottosegretario se in una palestra comunale, non in un grande albergo; soprattutto, avrebbe ascoltato la voce corale di 400 sindaci venuti da ogni parte d'Italia, espressi in maggioranza da liste civiche che richiamano istanze dei territori, non sterili contrapposizioni politiche». Questo è quando ha dichiarato all’Ansa Massimo Castelli, sindaco di Cerignale coordinatore dei piccoli Comuni per l'Anci. «Il sottosegretario Giorgetti conosce da anni, nei diversi e autorevoli ruoli ricoperti, il lavoro e l'impegno dell'Anci, del quale ha apprezzato la qualità. Per questo - aggiunge Castelli - siamo veramente stupiti. L'Anci è una realtà unitaria. Siamo convinti che il sistema dei governi locali non possa essere fatto di recinti chiusi, come quello dei 'piccoli' contrapposti ai medi o grandi Comuni. Attendiamo di vedere l'impegno di questo Governo per recepire le tante richieste e battaglie che l'Anci fa per i piccoli Comuni, battaglie che purtroppo questo Governo ancora non vuole accogliere: ha dato parere negativo sull'eliminazione della contabilità economica, così come sulla revisione dei criteri per il riparto delle risorse previste, pari a 350 milioni. Avevamo chiesto più risorse e criteri più equi. Insisteremo su questo come su altro - annuncia Castelli - nella legge di bilancio. Pensiamo al peso degli oneri sul debito o alle risorse per il fondo di solidarietà comunale. Chiediamo fatti».

  

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