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Venerdì, 22 Settembre 2023
Politica

Sicurezza in città, Cavalli (Ln) contro Dosi: «La sua "ronda" avvilente messinscena»

Cavalli: «La messinscena del Dosi-poliziotto non attacca. Anzi, suona come una presa per i fondelli nei confronti di cittadini che chiedono una stretta sui controlli e tolleranza zero», Botti (Pdl): «Se avessero fatto lo stesso percorso a piedi dopo le 23 di certo la "passeggiata" sarebbe stata molto meno rilassante»

“Non è indossando una pettorina fluorescente che il sindaco Paolo Dosi risolverà i problemi della sicurezza di Piacenza. La città sta vivendo un’emergenza criminalità e non sarà con la boutade di una sera che il sindaco risolverà la situazione”. Così il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli all'indomani della "ronda" del primo cittadino di Piacenza. 

“Il sindaco non pensi di 'far fessi' i piacentini. Non basta un giro a bordo dell'auto della polizia per risolvere gli enormi problemi della città".
"Mentre a Piacenza gioca a fare il paladino della sicurezza, il suo partito, a Roma, vota per far uscire criminali e clandestini dalle carceri e per consegnare il Paese al caos immigratorio”. Per Cavalli l'uscita del sindaco è quindi solo "un'avvilente messinscena per gettare fumo negli occhi dei cittadini". 
Inoltre: "La Lega Nord da decenni propone le ronde, tra le contestazioni di una sinistra scandalizzata. A distanza di anni Dosi, che di quella sinistra fa parte, ci copia, scoprendo che le ronde  rappresentano un efficace deterrente al crimine. Una sveglia tardiva che sconfessa il Pd dei benpensanti".  L'invito a Dosi è quindi quello di "pensare a utilizzare gli strumenti messi a disposizione dei sindaci dall’ex ministro Maroni, che ha dotato i primi cittadini dei poteri necessari per combattere insicurezza e degrado nelle città. Poteri che oggi Dosi non sta sfruttando” sottolinea Cavalli. 
In conclusione: "La messinscena del Dosi-poliziotto non 'attacca'. Anzi, suona come una presa per i fondelli nei confronti di cittadini che chiedono una stretta sui controlli e tolleranza zero e, per tutta risposta, si trovano il sindaco a predicare il buonismo per le vie della città". 
LA NOTA STAMPA DI GIOVANNI BOTTI (PDL) - All'ordine "facite ammuina" è partita la macchina dei vigili con a bordo il Sindaco e il relativo corteo al seguito. E il tutto è finito con grandi sorrisi dopo una serata in fondo tranquilla. Ci risultava infatti quanto meno impensabile, che dopo gli annunci su stampa e media il Sindaco potesse trovarsi al centro di una sparatoria a cielo aperto.

Davvero poco avveduta la scelta di annunciare che alla sera ci sarebbe stato il sopralluogo nelle zone sensibili della città, ad un orario, per altro, in cui si può ancora girare tranquilli.

Secondo me se sindaco e comandante senza giubbottino catarifrangente ma vestiti in borghese, e scortati a vista, avessero fatto lo stesso percorso a piedi dopo le 23.00, di certo la "passeggiata" sarebbe stata molto meno rilassante. Forse solo così ci si sarebbe potuti rendere realmente conto della situazione di insicurezza reale e percepita.  

In compenso però abbiamo forse trovato il modo di prevenire e disincentivare le occasioni di delinquenza e inciviltà: e cioè, organizzare queste "ronde" tutte le sere.

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