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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ce.Svi.P, Foti: «Situazione nota da anni alla Regione»

Il parlamentare, ex consigliere regionale, dopo la notizia dell’inchiesta sottolinea un’interrogazione di tre anni fa sul Cesvip

«Senza volere entrare nel merito e tanto meno interferire con le indagini in corso, non posso esimermi dal rilevare che già tre anni fa ebbi a denunciare in una dettagliata interrogazione alla Giunta Regionale, la preoccupante situazione del CE.SVI.P e, in particolare, le anomalie gestionali che ne avevano caratterizzato e ne caratterizzavano l'azione». Lo sostiene l'on. Tommaso Foti, parlamentare piacentino di Fratelli d'Italia. «In quell'occasione - continua la nota - la risposta resami cercava di mettere un pezza sulla vicenda, probabilmente per i noti rapporti dell'ente di formazione con la Lega delle Cooperative. Ma all'evidenza i noti stanno venendo al pettine e, con essi, mi auguro venga accertata l'esistenza o meno di favoritismi in ambito regionale». «Una cosa è e resta certa: la formazione professionale in Emilia-Romagna - conclude Foti -  spesso e volentieri più che essere d'aiuto a chi frequenta i corsi serve a chi li organizza. E dicendo ciò so bene che quella del CE.SVI.P. non è l'unica anomalia nel settore».

Di seguito viene pubblicato il testo dell'interrogazione presentata da Foti da capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e la risposta resa alla stessa dall'assessore regionale Patrizio Bianchi.

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Data: 29/06/2015

Numero: 845

Soggetto: Assessorato coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro

Data Risposta: 27/07/2015

Per sapere, premesso che:-

CE.SVI.P. Emilia Romagna è la società di formazione della Lega delle Cooperative, accreditata presso la Regione Emilia-Romagna, che - da anni - predispone piani di formazione e sviluppo rivolti a imprese pubbliche e private, lavoratori e soggetti in cerca di occupazione. Mediamente, ogni anno, vengono formati circa 1.500 allievi;

CE.SVI.P Emilia Romagna fa parte del gruppo C.O.F.I.E.S., (Compagnia Finanziaria per l'Economia Sociale), che si occupa di sostenere e favorire la crescita di un gruppo di società operanti nella filiera dei servizi a supporto dello sviluppo e della qualificazione delle risorse umane nelle imprese e più in generale nel mercato del lavoro;

l'attività sviluppata da CE.SVI.P. Emilia Romagna risulta approvata e finanziata dall'Unione Europea e dalle Autorità Nazionali (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regioni, Province), attraverso il Fondo Sociale ed i Fondi Interprofessionali per la formazione continua;

CE.SVI.P. Emilia Romagna sviluppa la propria attività su tutto il territorio regionale attraverso sedi operative dislocate in ogni provincia;

con istanza del 18 settembre 2014, pervenuta al Ministero dello Sviluppo Economico il 18 ottobre 2014, la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue ha richiesto che la società CE.SVI.P Centro Sviluppo Piccola e Media Impresa - Società cooperativa in liquidazione fosse ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa;

con nota del 27 ottobre 2014 il legale rappresentante della suddetta società ha formalizzato la propria rinuncia alle controdeduzioni da produrre a riguardo;

la Società Cooperativa CE.SVI.P. Centro Sviluppo piccola e media impresa - Società Cooperativa in liquidazione - con sede in Piacenza, Stradone Farnese 3, codice fiscale e partita Iva 010343000333 - risulta posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'articolo 2545 terdecies del Codice Civile, con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 1 del 13-1-2015. Risulta altresì nominato commissario liquidatore l'avvocato V. S.;

da organi d'informazione (https://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/03/18/news/corsi-per-oss-spariti-organizzatori-e-paghe-1.11071911) si apprendono altre notizie - affatto positive - per collaboratori, committenti, eventuali dipendenti di CE.SVI.P. Si legge infatti: "...All'atto pratico però tutto è stato delegato al Cesvip, un ente accreditato con sede legale a Piacenza, e sedi dichiarate in tutti i capoluoghi della nostra regione; a Modena era in viale Reiter 130. E' stato il Cesvip che ha organizzato lezioni e iscrizioni con chi voleva partecipare per ottenere l'attestato. In tutto si trattava di corsi per istruire gli allievi sulle nozioni base: pazienti non autosufficienti e agli anziani devono essere trattati con cautela. L'obbiettivo di arrivare al titolo minimo per diventare operatore socio sanitario è molto richiesto sia per l' invecchiamento della popolazione sia perché, complice la crisi, la cura a domicilio o nelle strutture è una delle poche opportunità per i senza lavoro. Alla fine i partecipanti hanno dovuto pagare anche 2.800 euro, di tasca propria, prima dell'esame e avere il sospirato pezzo di carta. A quanto mi è stato riferito, diversi corsisti hanno fatto fatica a trovare i soldi necessari per la prova finale; qualcuno si è pure indebitato. In breve: i docenti non sono stati pagati nonostante il lavoro svolto». Ed ancora: "Al vecchio numero di telefono non risponde nessuno. Alla sede centrale di Piacenza nessuno sa niente e nessuno parla. La Regione dal canto suo ha esaminato con la lente d'ingrandimento i requisiti dell'accreditamento ma alla fine si è arresa quando ha scoperto che il Cesvip è in liquidazione coatta";

anche a Piacenza, con sempre maggiore frequenza, si ha notizia di docenti e professionisti non pagati per l'attività professionale svolta a favore di CE.SVI.P , a tacere del lamentato pagamento dell'indennità di frequenza ai partecipanti (per lo più lavoratori in difficoltà) ai corsi organizzati dalla detta Cooperativa;

risulta addirittura, da documenti ufficiali della Amministrazione Provinciale di Piacenza, che CE.SVI.P. non avrebbe ancora proceduto all'inserimento in SIFER dei calendari delle lezioni effettuate;

se la sopra rappresentata situazione sia nota alla Giunta Regionale, quale ne sia il giudizio e quali controlli, per quanto di competenza, abbia svolto o abbia sollecitato che venissero svolti, nel caso in cui gli stessi fossero posti in capo ad altri Enti;

a quanto ammontino i contributi pubblici e/o dell'Unione Europea erogati a CE.SVI.P. negli ultimi 5 anni e quali iniziative risultino assunte per accertare se l'erogazione degli stessi fosse legittima e dovuta;

se e quali eventuali iniziative intenda assumere la Regione - nel caso in cui sia possibile ipotizzare un danno a suo carico - nei confronti degli amministratori di CE.SVI.P.

 RISPOSTA ASSESSORE PATRIZIO BIANCHI DEL 27 LUGLIO 2015

In riferimento all'interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi. L'ente CESVIP Centro sviluppo piccola e media impresa con sede legale a Piacenza è stato accreditato dalla Regione con la DGR n. 778 del 26/04/2004. Ha sempre dimostrato negli anni il possesso dei requisiti richiesti periodicamente per il mantenimento dell'accreditamento, in ordine agli aspetti finanziari, gestionali, di competenze del personale e strutturali. I primi segnali di difficoltà di Cesvip hanno iniziato a manifestarsi e ad essere oggetto di approfondimenti da parte degli uffici regionali con il bilancio 2012, che l'ente ha inviato alla Regione a luglio 2013. Vista la situazione ormai difficilmente sanabile emersa durante le verifiche tecniche, confermata anche dalla previsione di bilancio per l'esercizio 2013, l'ente, nel marzo 2014 ha formalmente comunicato alla Regione che non era più in grado di mantenere i requisiti previsti dall'accreditamento, impegnandosi comunque con la Regione a portare a termine tutte le attività che erano in essere, impegnandosi a saldare regolarmente tutti i progetti conclusi e a non richiedere altri finanziamenti e nessuna autorizzazione a svolgere nuove attività. Prendendo atto di tale impegno, si è ritenuto opportuno non sospendere la realizzazione delle attività in corso per salvaguardare il buon fine dell'obiettivo formativo dei partecipanti coinvolti, come peraltro previsto dalle norme vigenti in materia di accreditamento. Sulla base delle verifiche tecniche e della comunicazione di cui sopra, la Giunta regionale con DGR n. 461 del 07/04/2014 ha quindi tolto CESVIP Centro sviluppo piccola e media impresa dall'elenco degli enti accreditati. Con la perdita dell'accreditamento, la crisi finanziaria e il rallentamento degli adempimenti , legati alla presentazione delle domande di rimborso e dei rendiconti finali, si è proceduto (PG2014.0209486 del 15/5/2014) a sollecitare l'ente con conseguente sospensione dei pagamenti. Negli ultimi 5 anni (2010-2014) e fino a quando ha mantenuto l'accreditamento, Cesvip Emilia Romagna, è risultato assegnatario, come soggetto beneficiario, di n. 310+4 (mandante in RTI) attività formative finanziate con contributi pubblici della Regione Emilia Romagna insieme alle Province, per un importo complessivo pari a € 9.155.139,77 + 210.860,00 (mandante in RTI) di cui erogati € 6.705.849,82 + 185.486,77 (mandante in RTI). La parte restante del finanziamento previsto, non erogata, è legata ad attività formativa realizzata per le quali mancano ancora le relative richieste a rimborso. Le disposizioni normative in merito al controllo delle attività formative sono contenute nella DGR n. 105 dell'1/2/2010. Le erogazioni sono state effettuate sulla base dei controlli previsti volti ad accertare che le attività finanziate siano realizzate conformemente alle decisioni di approvazione e che le spese presentate a rimborso siano effettivamente sostenute ed ammissibili. Durante l'intera fase di realizzazione ci sono stati controlli amministrativi di gestione legati alla conformità amministrativa e alla regolarità di esecuzione degli interventi e controlli amministrativi contabili in itinere e finali legati alla regolarità delle richieste di rimborso e la conformità economico finanziaria delle operazioni. Tali forme di controllo tra loro integrate sono definite in specifici manuali procedurali interni approvati dall'Autorità di Audit, che tengono conto dell'esigenza di garantire lo scambio di informazioni tra i diversi attori. Nello specifico risultano effettuate 27 verifiche in itinere presso le sedi operative. Soltanto tre operazioni, finanziate dalla provincia di Piacenza in qualità di organismo intermedio, risultano parzialmente realizzate. Dopo lo scioglimento della cooperativa e messa in liquidazione volontaria il 17 Luglio 2014; l'Istanza alMinistero per la liquidazione coatta del 18 Settembre 2014; la nomina ufficiale del liquidatore con decreto del 13/1/2015; la Regione ha ricevuto dal commissario liquidatore di Cesvip, Avv. Virgilio Sallorenzo, richiesta di autorizzazione ( PG/2015/0226044 del 08/04/2015 ) al subentro delle attività finanziate a titolarità di Cesvip da parte della società Demetra Formazione srl., la quale si rendeva disponibile ad accollarsi le spese legate alle attività realizzate ma non ancora pagate, al fine di portare a compimento la procedura di rendicontazione con la Regione Emilia Romagna ed incassare il finanziamento residuo, in quanto la procedura di LCA non era in grado di effettuare tali attività. Il Direttore Generale Cultura Formazione e Lavoro, con nota PG 2015.0199288 dell'8/4/2015, nell'interesse di portare a termine e nel modo migliore la fase rendicontuale delle attività, considerata la scadenza inderogabile del 31/12/2015 per l'ammissibilità delle spese cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo, autorizza il subentro. Dopo l'autorizzazione al subentro da parte del competente Ministero dello Sviluppo Economico Prot.oo57856 del 24/4/2015, Cesvip e Demetra Formazione Srl hanno proceduto a formalizzare l'accordo con atto notarile n.5663 registrato a Reggio Emilia il 6/5/2015. Nella fase attuale, Demetra Formazione srl, sta avviando tutte le azioni necessarie affinché sia possibile riprendere con le PA di riferimento, la presentazione delle richieste a rimborso e dei rendiconti, recuperando la documentazione amministrativa relativa ai progetti, pagando i fornitori in sospeso, comprese le indennità dei partecipanti a cui ha dato priorità. Siamo in attesa di ricevere i primi rendiconti nei quali devono risultare pagate tutte le spese. 

Prof. Patrizio Bianchi

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