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118, il Pd: «Piacenza polo di coordinamento della Centrale Unica. Tutelare le risorse umane»

Il Pd di Piacenza vuole contribuire con una presa di posizione ufficiale al dibattito in corso sul progetto regionale di ammodernamento del 118 e lo fa con un documento: «Chiediamo garanzie precise. Vogliamo spenderci affinché Piacenza diventi polo di coordinamento della Centrale operativa di Area Vasta»

Il Pd di Piacenza vuole contribuire con una presa di posizione ufficiale al dibattito in corso sul progetto regionale di ammodernamento del 118. E lo fa con un documento sottoscritto da Vittorio Silva, Paolo Dosi, Paola De Micheli, Marco Carini, Paola Gazzolo, Giovanna Palladini, Marco Bergonzi, Stefano Borotti e Stefano Cugini.

Il filo rosso del documento, presentato durante una conferenza stampa alla nuova sede del partito in via Martiri della Resistenza, è la valorizzazione e la salvaguardia del sistema del 118 a Piacenza. E' nato dal confronto tra le varie richieste e opinioni del mondo del volontariato e del comitato contrario allo spostamento della centrale (per stasera alle 21 è prevista una manifestazione in piazza Cavalli per far conoscere la situazione ai cittadini).

Dicono dal Pd: «La premessa d'obbligo è l'auspicio che si parta da una condivisione della logica di Area Vasta che, coerentemente con le indicazioni programmatiche e con gli indirizzi regionali in materia, mira a favorire sinergia e comunione di risorse e a contribuire alla omogeneizzazione dell'offerta assistenziale sui migliori standard qualitativi, sia a livello di servizio che di supporto tecnologico. Partendo da questo assunto, ci preme mettere a rendita il contributo fornito dal dibattito».

E ancora: «Siamo dell'opinione che concentrarsi solo sull'ubicazione logistica della Centrale di chiamata sia riduttivo e facilmente strumentalizzabil, nonché debole di fronte alla prevista dotazione di tecnologie informatiche all'avanguardia per il riconoscimento e la tracciabilità del numero chiamante».

«Al contrario vogliamo investire su una presa di posizione a tutela della valorizzazione di peculiarità ed eccellenze che il nostro territorio ha saputo sviluppare in questi anni, dando vita a un modello di governace virtuoso e collaudato. Parliamo di contratti, dislocazione dei mezzi di soccorso, composizione di equipaggi, ruolo del volontariato, formazione del personale».

«E' proprio in considerazione della competenza dei nostri operatori in questi ambiti che vogliamo spenderci affinché Piacenza diventi polo di coordinamento, l'interlocutore unico della Centrale operativa di Area Vasta (Piacenza, Parma e Reggio Emilia). E' nostra ferma convinzione sollecitare tutti i portatori di interesse perché il modus operandi piacentino diventi standard di qualità e operatività anche in prospettiva di realtà accorpate».

Ecco le garanzie che  il Pd  chiederà con il nuovo assetto:

1  -Il riutilizzo di tutte le risorse umane e finanziarie nel sistema di emergenza, urgenza territoriale

2 - L'implementazione del trasporto d'emergenza nel territorio provinciale, laddove risultasse ancora carente.

3 - Il governo dei trasporti tra ospedali sia urgenti che ordinari

4 - Il mantenimento e la diffusione della procedura del "codice blu", attravero sui l'operatore del 118 è in grado di allertare direttamente le forze dell'ordine per il pronto invio di una pattuglia dotata di defibrillatore.

5 - La tutela del ruolo fondamentale del volontariato in considerazione del fatto che, tra l'altro, le pubbliche assistenze piacentine sono state le prime a concludere positivamente il complesso iter di accreditamente. A tal proposito si chiede anzi di uniformare il percorso con tutte le direttive e le modalità stabilite a livello regionale e di riformulare la valutazione delle poche realtà terriotoriali non ancora accreditate.

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