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Barbieri: «Sulle nuove nomine Tarasconi paga pegno a Sforza Fogliani»

In Consiglio si è parlato ancora dello spoil system in corso nelle società partecipate del Comune

Società partecipate, spoil system, chi va e chi rimane. Il Consiglio comunale si è focalizzato ancora su questi temi: l’aula doveva discutere a approvare il bilancio consolidato delle sue società partecipate. Ovviamente il dibattito si è concentrato sul giro di nomine che il sindaco Katia Tarasconi si appresterà a fare a breve, dopo aver rimosso una parte dei dirigenti scelti dal centrodestra negli ultimi anni.

Per Stefano Cugini (ApP) andavano rimossi subito i vertici di Pc Expo e di Acer (il primo rimarrà fino a scadenza). Il secondo «deve tornare a rispondere al Comune di Piacenza, invece di avere una gestione a tratti indipendente, come avvenuto alla Farnesiana per il progetto Pinqua». Nicola Domeneghetti (Fd’I) ha difeso gli amministratori uscenti: «Qualcuno di loro chiese di parlare con il sindaco, ma non ha ottenuto il suo tempo». «Bisognava almeno confrontarsi – è il pensiero di Luca Zandonella (Lega) - con chi ci ha lavorato bene, la modalità poco carina ha svilito il ruolo delle persone». Nel centrodestra fuori dal coro Massimo Trespidi (Civica Barbieri): «L’ad di Farmacie Comunali Mario Bisagni prima va a casa e meglio è». Trespidi ha anche fatto notare che Pc Expo ha ottenuto due importanti aumenti di capitale del Comune: «Con quei soldi che migliorie ha fatto?». Si è lanciato in avanti Stefano Perrucci (Pd), che è tornato a parlare dell’opportunità di partnership per Pc Expo (fusioni?).

Patrizia Barbieri (Civica Barbieri) desidera conoscere le intenzioni della Giunta sulla Fondazione Teatri. «Sono stata spesso attaccata negli ultimi cinque anni per non aver distrutto il “carrozzone comunista”, come lo chiamavano i Liberali. Non guardavo alle tessere di partito, ma alle competenze. Io l’ho valutata per il lavoro importante che ha sempre fatto. Il direttore Cristina Ferrari ci ha consentito di diminuire i contributi che il Comune erogava: da 1,2 a 600mila in un mandato, aumentando la qualità degli eventi. Questo perché la Fondazione faceva il suo lavoro». Poi, l’attacco. Barbieri ha denunciato che il giro di nomine  nelle società serva a «pagare le promesse fatte ai Liberali in cambio di un appoggio alle elezioni». La discussione sulla Fondazione Teatri per Boris Infantino (Pc Coraggiosa) non è da affrontare oggi: «Non c’è la necessità, perché discuterne oggi?».

Il vicesindaco Marco Perini è favorevole ad un cambio alla guida di alcune società. «Serve un controllo diretto nell’affiatamento di questi enti per una gestione migliore. Ci sta anche la richiesta di avere amministratori di fiducia della Giunta attuale. Sbagliato parlare di revoche, gli stessi soggetti quando assunsero l’incarico sapevano che la nomina decadeva con la scelta del nuovo sindaco. Amministrare è un gioco di squadra, non servono per forza tutti campioni, ma gente che sappia quello che fa, e che ci sia feeling. Il sindaco ha il diritto di scegliere i suoi collaboratori». «Tra non molto arriveranno le linee di mandato – ha replicato il sindaco Katia Tarasconi - illustreremo le nostre proposte su tutti i temi. Non abbiamo revocato nessuno, abbiamo solo comunicato la decadenza. Pc Expo ha sofferto il Covid dopo l’aumento di capitale, come tutte le altre fiere. Gli stessi effetti del Covid li avremo anche sul fronte dei rincari energetici».

Ancora polemico l’ex sindaco Barbieri, che si è rivolta alla maggioranza. «Sulla Fondazione Teatri ho toccato un tasto dolente, perché oggi dovevate avere una risposta per Fondazione Teatri e non lo volete affrontare. Non giochiamo sul discorso “nomine-revoche”: negli atti c’è scritto “revoca” in modo chiaro. I revocati non vi faranno causa solo perché ora non hanno alcuna voglia di lavorare con voi. Avete liquidato persone per bene e professionisti seri».

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