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Cgil, Cisl e Uil: «L’Amministrazione ha dei pregiudizi nei nostri confronti»

I sindacati contestano il loro mancato coinvolgimento nel tavolo strategico per lo sviluppo economico indetto dalla Giunta Barbieri: «Non vengono rappresentati all'interno del tavolo i lavoratori e le nostre organizzazioni contano 50mila iscritti piacentini. Non ancora affrontate dall'Amministrazione le nostre proposte su logistica e appalti»

Cgil, Cisl e Uil contestano la decisione dell’Amministrazione Barbieri di escludere le sigle sindacali dal tavolo strategico per lo sviluppo economico che si riunirà nei prossimi giorni per la prima volta. Il tavolo, secondo le intenzioni della Giunta, avrà l’obiettivo di studiare e indicare 3-4 grandi obiettivi da raggiungere nel territorio nei prossimi anni. I sindacati lamentano l’esclusione del confronto

«Più volte – spiega Marina Molinari, segretario aggiunto Cisl Parma-Piacenza - siamo stati chiamati in causa dal sindaco Barbieri per aver indicato “chi votare” alle scorse Elezioni comunali. Invitiamo tutti a rileggere il nostro appello al voto, che indicava semplicemente le nostre idee e i valori del sindacato. Non so come il sindaco interpreti così chiaramente quelle parole come un invito a non votare per lei». Molinari ha sottolineato la mancanza di dialogo tra sindacati e Giunta, dopo i primi incontri avuti all’inizio del mandato. «Abbiamo avuto due incontri – entrambi convocati su nostra richiesta – e poi mai più la Giunta ha volontariamente deciso di confrontarsi con il sindacato. Avevamo posto alcune questioni aperte e c’era stato l’impegno del sindaco di portarli avanti. Ad oggi non c’è stato nessun incontro su questi temi. Le segreterie unitarie dei sindacati hanno sollecitato il Comune. Da quel momento poi siamo stati esclusi dal tavolo strategico per lo sviluppo di Piacenza, mi sembra molto confuso questo modello che vogliono portare avanti. Non è chiaro l’onere della proposta, né l’elenco dei presenti a questo tavolo e le associazioni che ne faranno parte. Saranno presenti associazioni di categoria e consorzi, realtà imprenditoriali di primo piano per la città e non è stato specificato quali. Comunque i lavoratori non ci saranno, saranno chiamati solamente in un secondo momento. Non siamo disponibili a partecipare soltanto ad alcuni “pezzi” del tavolo, o ci siamo dal principio o non ne vogliamo fare parte».

«Il sindaco – prosegue Molinari - in questi giorni ha spiegato che questo è il suo modello di concertazione:  ha in testa un modello basilare e antiquato dei corpi della società e che non unisce. Oltre al sindacato il sindaco non cita mai il mondo del terzo settore e le università (anomalo che non ci siano neanche le due università cittadine nel tavolo per lo sviluppo). C’è una forte pregiudiziale nei nostri confronti e nella capacità di collaborare fattivamente allo sviluppo della città. Al tavolo che si riunirà il primo febbraio chiederemo di esprimersi sulla decisione di escludere le rappresentanze del mondo del lavoro».

«Nel primo incontro con il Comune – ha aggiunto Gianluca Zilocchi, segretario provinciale Cgil - lo scorso 6 settembre, ci è stata comunicata la disponibilità dell’Amministrazione a confrontarci sui temi da noi proposti. Da allora, mai più ricevuto risposte. Avevamo posto il tema degli appalti e delle clausole sociali dei lavoratori da inserire anche quando cambiano le imprese appaltatrici: abbiamo chiesto di confermare che il Comune garantisca la clausola per gli appalti che lo riguardano, anche per salvaguardarci da infiltrazioni di imprese non regolari. La clausola sociale , mi pare di aver che questa è la riflessione della maggioranza - è un impedimento alle imprese. Poi avevamo chiesto  legalità e trasparenza nella logistica, con la firma del protocollo, già preparato dalla precedente Amministrazione. Inoltre ci piacerebbe essere coinvolti nel Bilancio 2018 del Comune: ad esempio sulla gratuità del bus per gli anziani non siamo stati minimamente coinvolti». «Proprio ieri sera – ha proseguito Zilocchi - il Comune ci ha convocato per il bilancio preventivo e lì porteremo le nostre idee e i nostri temi. Rimane ancora il tema del nuovo ospedale.  Non è però accettabile l’esclusione delle compagini sociali dal tavolo strategico per lo sviluppo economico e il modo in cui il sindaco di Piacenza si è rivolto a noi. Chiamarci la “triplice” è dispregiativo, rappresentiamo 50mila piacentini iscritti, è grave che usino queste parole nei nostri confronti. E non abbiamo fatto alcun appello al voto: poco prima delle Elezioni in un comunicato abbiamo chiesto di difendere  la città da chi utilizzava espressioni di “razzismo, xenofobia”: se si sentono chiamati in causa…

«Non è che ci si aspettasse un atteggiamento costruttivo da loro – sottolinea anche Franceschi Bighi della Uil - basta vedere i loro componenti…Però noi rappresentiamo cittadini, pezzi di società civile che non hanno altra rappresentanza come gli anziani. L’amministrazione si era dimostrata all’inizio del mandato disponibile, ma abbiamo poi visto che non c’è stato seguito. Anzi, sembra che abbiano operato fino ad adesso proprio per mettere da parte tutte le precedenti esperienze. Voglio vedere l’atteggiamento che avranno le imprese in questo tavolo. Inoltre, i tempi dell’ospedale sono ristretti ormai. Il sindaco aveva detto che la scelta sarebbe stata partecipata, ora vedremo cosa farà. Ci auguriamo che d’ora in poi l’Amministrazione abbia comunque un atteggiamento più costruttivo e meno conflittuale». 

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