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Appalti e legalità, Cgil espone un maxi striscione all'ingresso dell'autostrada

Raccolte 350 firme per la legge d'iniziativa popolare: l'obiettivo è avere cantieri sicuri e regolari

Appalti e legalità: uno striscione di undici metri all'ingresso dell'autostrada. Questa mattina, 5 marzo 2015 il sindacato degli edili della Cgil, Fillea e la Cgil di Piacenza hanno fatto sentire e vedere la loro protesta. L'iniziativa si inserisce nel quadro della campagna Cgil che in Emilia-Romagna punta su legalità, trasparenza, sicurezza, lotta al lavoro nero legato al sistema degli appalti. «A Piacenza abbiamo già raccolto 350 firme per l'iniziativa di legge che vuole mettere il sistema degli appalti al sicuro da infiltrazioni mafiose e rimettere al centro la dignità del lavoro» ha spiegato il segretario generale Gianluca Zilocchi, presente ieri insieme al segretario organizzativo Ivo Bussacchini all'iniziativa svolta in contemporanea con Parma e Bologna. «Il 13 marzo - hanno anticipato - avremo in camera del Lavoro un momento di confronto e dibattito molto importante su appalti e legalità». 


«L'Italia ha bisogno cantieri sicuri, dove sia impossibile trovare lavoratori in nero – ha detto Filippo Calandra di Fillea Cgil Piacenza – negli appalti pubblici dobbiamo dire basta alla logica delle offerte al massimo ribasso, perché dietro certe offerte è chiaro che si annidano sfruttamento e irregolarità se non, come è stato dimostrato da recenti inchieste, la mano della criminalità organizzata». 
Diversi gli automobilisti che hanno che hanno sostenuto l'iniziativa e che hanno chiesto informazioni. «Le persone sanno cosa succede quando ci sono cambi di appalto e subappalti – ha proseguito Calandra – spesso man mano che gli appalti passano di mano si perdono diritti e controlli, invece abbiamo bisogno che la responsabilità solidale fornisca garanzie ai lavoratori».  

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