Cgil Piacenza: sosteniamo un Iran democratico
Sulla difficile questione iraniana, alle cronache in questi giorni, parla la Cgil Piacenza: “E' necessario mantenere alta l’attenzione e la partecipazione dei lavoratori e dei democratici italiani”. Intanto oggi in Italia vertice dei ministri degli Esteri del G8. Frattini: subito un documento per condannare la repressione
Iran, a urne chiuse non si placano gli scontri e le cariche della polizia sui manifestanti. Chiedono la fine di ogni repressione, i rappresentanti sindacali della Cgil piacentina. In una nota diffusa alla stampa ieri pomeriggio, il sindacato dei lavoratori ha detto:
“Siamo al fianco del movimento popolare che in Iran sta rivendicando la trasparenza del risultato elettorale e la forte volontà di cambiamento democratico che la stessa alta affluenza al voto in quel Paese ha dimostrato”.
Poi, l'organizzazione di via XXIV Maggio, punta il dito senza mezzi termini sugli episodi di repressione che schiacciano in embrione la democratizzazione dell'Iran e l'informazione.
“E’ evidente che, sempre in Iran, si sta svolgendo un duro scontro di potere tra le più alte cariche dello Stato e che non è scongiurato il rischio di una feroce repressione come sta avvenendo in queste ore dopo il già alto numero di morti, arresti e il bavaglio messo all’informazione”.
Da ieri sera, in Italia c'è il vertice dei ministri degli Esteri del G8. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, che ha riportato le parole del ministro Franco Frattini, nell'intenzione degli otto grandi ci sarebbe la stesura di un documento per condannare la repressione. “Stiamo lavorando ad un documento che dice quello che deve dire, cioè condannare la violenza e la repressione", ha detto Frattini, prima della cena inaugurale del vertice.
“Siamo al fianco del movimento popolare che in Iran sta rivendicando la trasparenza del risultato elettorale e la forte volontà di cambiamento democratico che la stessa alta affluenza al voto in quel Paese ha dimostrato”.
Repressione e bavaglio all'informazione |
Poi, l'organizzazione di via XXIV Maggio, punta il dito senza mezzi termini sugli episodi di repressione che schiacciano in embrione la democratizzazione dell'Iran e l'informazione.
“E’ evidente che, sempre in Iran, si sta svolgendo un duro scontro di potere tra le più alte cariche dello Stato e che non è scongiurato il rischio di una feroce repressione come sta avvenendo in queste ore dopo il già alto numero di morti, arresti e il bavaglio messo all’informazione”.
Da ieri sera, in Italia c'è il vertice dei ministri degli Esteri del G8. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, che ha riportato le parole del ministro Franco Frattini, nell'intenzione degli otto grandi ci sarebbe la stesura di un documento per condannare la repressione. “Stiamo lavorando ad un documento che dice quello che deve dire, cioè condannare la violenza e la repressione", ha detto Frattini, prima della cena inaugurale del vertice.