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La visita / Castel San Giovanni

«Ci auguriamo che Donini a Castelsangiovanni dia risposte sull’ospedale»

L’assessore regionale Donini domani a Castelsangiovanni. La Lega: «Pronto soccorso operativo solo 12 ore, aspettiamo risposte»

L'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, raccoglie l'invito dei consiglieri regionali piacentini della Lega, Matteo Rancan, capogruppo e commissario Lega Emilia e Valentina Stragliati, e domani sarà a Castelsangiovanni per analizzare e approfondire le criticità connesse al pronto soccorso del comune, ancora operativo solo 12 ore. Soddisfazione da parte dei leghisti Rancan e Stragliati che informano. «Nell'occasione saranno presenti anche il primo cittadino di Castelsangiovanni, nonché presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, Lucia Fontana, e il direttore sanitario dottoressa Paola Bardasi». Come dicevamo, la visita dell'assessore Donini di domani viene in risposta alla missiva che, a inizio anno, Stragliati ed il capogruppo in consiglio regionale e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan, avevano indirizzato allo stesso titolare della Sanità emiliano-romagnola. Dopo aver denunciato più volte «la costante carenza della dotazione organica che rischia di ridurre le potenzialità del nosocomio e l’apertura soltanto h12 del pronto soccorso, anziché h24», attraverso numerosi atti ispettivi in Regione, i due consiglieri, di concerto con il sindaco di Castel San Giovanni e presidente della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria, Lucia Fontana, avevano invitato Donini a offrire al centro della Valtidone lo stesso interesse concesso a Bobbio, Comune visitato dall’assessore per un confronto con amministratori locali e cittadini sul futuro del presidio ospedaliero.

«Da tempo – si legge nella missiva – siamo a segnalarle la situazione dell’ospedale di Castel San Giovanni, primo ospedale Covid d’Italia e d’Europa, che, durante la fase acuta della pandemia, ha svolto una funzione strategica e fondamentale nella cura e presa in carico dei pazienti Covid-19. I castellani e i residenti della Val Tidone hanno accettato con grande senso di responsabilità di vedersi privati del proprio ospedale di prossimità il quale, da inizio pandemia ad oggi, non è più tornato a regime». «Le preoccupazioni sono numerose e i cittadini hanno bisogno di comprendere quale sarà il futuro della struttura». «Interrogativi ai quali ci auguriamo l'assessore Donini darà risposte domani», concludono Rancan e Stragliati.

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