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Domenica, 3 Dicembre 2023
Il dibattito

Cittadella, il sindaco: «Gli aumenti dei parcheggi solo se si firma l’addendum»

Tarasconi precisa in aula dopo gli interventi polemici sullo stato della pratica di piazza Cittadella di Trespidi, Barbieri e Rabuffi

«Le nuove tariffe dei parcheggi a pagamento non entrano in vigore fino a quando non viene firmato l’addendum, previsto, speriamo, entro metà dicembre. Non c’è aumento fino a quando non verrà firmato». Così Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, ha parlato in Consiglio comunale, dopo gli interventi di alcuni esponenti della minoranza su piazza Cittadella. L’addendum è il contratto che contiene tutte le novità nei rapporti tra il Comune e la società privata Gps Parking, che deve realizzare il parcheggio interrato e ha in concessione tutti gli spazi blu a pagamento della città. I ritocchi fanno parte del piano di riequilibrio finanziario che il Comune e la società privata hanno stilato negli ultimi mesi, per arrivare all'attesa costruzione del parcheggio interrato nella piazza. 

Massimo Trespidi (Civica Barbieri) aveva polemizzato con la Giunta, facendo notare che «gli aumenti dei parcheggi sono già stati sottoscritti dalla Giunta, mentre manca una relazione di accompagnamento che evidenzi le motivazioni di modifica del Piano economico finanziario dei lavori, relazione chiesta da Anac». Per Trespidi il privato sarebbe interessato agli aumenti del costo delle soste, ma meno alla realizzazione del parcheggio interrato.

Patrizia Barbieri (capogruppo Civica Barbieri) ha sottolineato, invece, che l’addendum ancora manca all’appello e l’anno sta per terminare (le nuove tariffe entrerebbero in vigore dal 1° gennaio 2024). Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) ha criticato aspramente la Giunta per non aver fornito la richiesta che Anac ha fatto al Comune (citata da Trespidi).

«C’è una cultura del sospetto costante - è la replica del sindaco Katia Tarasconi – all’insegna del “chissà cosa c’è sotto”. Qua dentro forniamo i documenti a tutti, la nota a Rabuffi l’abbiamo subito inviata». «Stiamo sistemando una cosa che viene da lontano - ha aggiunto il primo cittadino - con errori, interpretazioni che si sono susseguiti negli anni. Se pensate che l’interesse pubblico non c’è e non c’era, dovevate recedere (si rivolge al centrodestra riferendosi al mandato della Giunta Barbieri, nda). Noi abbiamo pensato di voler andare avanti. Nessuna carta è stata nascosta, stiamo sistemando le cose. Speriamo presto di poter andare in commissione con l’addendum. L’obiettivo è che questo ente non sia dalla parte del torto e che abbia tutte le carte a posto. Spero che arriveremo alla fine, siamo convinti della bontà del progetto. Se così non fosse, le tariffe non aumenteranno».

«Per me l’interesse pubblico - è la chiosa di Patrizia Barbieri - non era una valutazione politica, ma tecnica. All’epoca non c’erano gli elementi per andare avanti o per recedere. Non andate a dire agli altri cosa dovevano fare».

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