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Colla: «Nel centrosinistra “uno non può valere uno”»

Il consigliere civico: «Alternativa per Piacenza troppo autoreferenziale, non si può tenere in stallo il centrosinistra. Le valutazioni di un segretario di partito o di un eletto valgono più del semplice attivista»

Nei mesi scorsi aveva inserito il suffisso “ApP” davanti a quello del suo monogruppo consiliare (“Piacenza Più”, in passato “Piacenza Oltre”), ma ora l’ha eliminato perché non si riconosce più nel percorso che il cantiere del centrosinistra sta portando avanti.

Roberto Colla, consigliere comunale civico, ha diversi aspetti da contestare sulla decisione di rimandare qualsiasi decisione al tavolo politico dell’assemblea di ApP. «Lo trovo un percorso molto autoreferenziale, per me “uno non vale uno”. Come si può in un’assemblea di un centinaio di persone decidere il futuro della nostra città?».

Il consigliere chiarisce la sua riflessione. «Sinistra Italiana non vale il Partito Demoratico e lo dice uno che nel Pd non è mai entrato e che spesso ci ha fatto polemica in passato». «La figura del segretario di un partito, che rappresenta migliaia e migliaia di piacentini, non può essere messa sullo stesso piano di un semplice cittadino che partecipa per tre volte (e quindi ha diritto di voto) alle assemblee di “Alternativa per Piacenza”. Chi ha preso quattrocento preferenze alle ultime Elezioni come me ha un peso maggiore rispetto a chi non si è mai occupato di alcunché. Il voto mio, di Silvio Bisotti o di Sergio Dagnino ha un valore politico diverso».

Perché dice questo? «Non siamo rappresentativi né del centrosinistra - aggiunge Colla - né della stessa città. La nostra proposta non può intercettare i delusi dell’Amministrazione Barbieri e gli indecisi. Ci sono mondi della nostra città per niente rappresentati da ApP».

Colla con chi starebbe, tra Massimo Castelli e Stefano Cugini? «Non ho firmato l’appello per nessuno dei due. Non sono né per l’uno, né per l’altro. Ma qualsiasi decisione non può passare per una votazione secca tra tutti gli iscritti ad Alternativa per Piacenza. Assemblea che, lo ribadisco, è troppo autoreferenziale».

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