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Commercio ambulante abusivo, Foti: «In regione danno da 180 milioni di euro all'anno»

Tommaso Foti (Fdi-An) chiede alla Giunta "quali urgenti e indifferibili iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per adeguatamente contrastare l'abusivismo commerciale, che rappresenta un'intollerabile forma di concorrenza sleale verso tutti gli operatori del commercio che rispettano le leggi"

L'Emilia-Romagna, "oltre che costituire il naturale approdo per turisti e visitatori, lo è anche per falsi hobbisti, fruttivendoli mascherati da produttori agricoli, venditori di merce contraffatta; il danno economico frutto dell’abusivismo nel comparto del commercio ambulante" in regione "è - come risulta da un’approfondita indagine - di 180 milioni di euro all’anno”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere quali "urgenti e indifferibili iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per adeguatamente contrastare l'abusivismo commerciale, che rappresenta un'intollerabile forma di concorrenza sleale verso tutti gli operatori del commercio che rispettano le leggi". 
Il consigliere sottolinea come a una situazione ormai "fuori controllo" si aggiunge "un dato particolarmente allarmante, anche sotto il profilo sociale: il proliferare di imprese straniere, attive nei commerci ambulanti che, in Emilia Romagna, rappresentano il 47,7% del totale delle imprese del comparto". Dati sui quali Foti chiede alla Regione se convenga sul fatto che "siano, anche sotto il profilo sociale, estremamente allarmanti, soprattutto alla luce della attuale situazione economica".

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