rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Commercio, la commissione esamina il progetto di legge di Foti sulle guide e i marchi dei ristoranti

Foti (FdI): "Stop a proliferazione marchi a tutela del consumatore". Pd: "Finalità condivisibile, ma legge strumento inefficace". Il testo in Aula con il parere negativo della maggioranza

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha concluso l'esame del progetto di legge “Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell’Emilia-Romagna”, presentato da Tommaso Foti (Fdi), che ne è anche relatore, registrando il parere negativo della maggioranza. La parola sul testo passa ora all'Aula.

La proposta di legge, ha spiegato Foti, “ha lo scopo di valorizzare la ristorazione tradizionale e l’enogastronomia emiliano-romagnola attraverso la promozione dei ristoranti tipici che si caratterizzano per la riproposizione di piatti e prodotti legati al territorio”. Si prevede, infatti, sottolinea il capogruppo Fdi, “l’istituzione della ‘Guida dei ristoranti tipici dell’Emilia-Romagna’, nella quale verranno inseriti, con tanto di marchio, gli esercizi pubblici (ristoranti, trattorie, osterie, locande) che ne faranno richiesta e che saranno in possesso dei requisiti stabiliti da un apposito Regolamento approvato dalla Giunta regionale”.

Francesca Marchetti e Gian Luigi Molinari (Pd), pur apprezzando “lo spirito e la finalità della proposta”, hanno espresso “dubbi sull’efficacia dello strumento legislativo, sia per la difficoltà di definire la tipicità di piatti e ricette e di strutturare efficaci sistemi di controllo e sanzione, sia per la necessità di accompagnare una siffatta legge con un’ingente campagna di marketing”. Meglio, allora, propongono i consiglieri, “lavorare su base volontaristica con le associazioni del settore per giungere alla definizione di una sorta di decalogo, anche perché la qualità è premiata dal mercato e non dalle classificazioni”.

Foti ha replicato che “di fronte alla proliferazione di marchi che alludono spesso ad improbabili tipicità, la soluzione per tutelare il consumatore è la definizione di un marchio regionale, la richiesta del quale, peraltro, verificato il possesso dei requisiti, è su base volontaria”.

Gabriele Delmonte (Ln) ha espresso condivisione per il progetto di legge, “il cui impianto lascia piena libertà di adesione ai soggetti interessati e ampi margini alla Giunta per definire criteri e parametri appropriati”.

Andrea Bertani (M5s) ha richiamato l’esperienza della Regione Sardegna, “che si è dotata, tramite legge, di un marchio di tipicità di cui possono fregiarsi i ristoranti del territorio”, invitando “a valutarne funzionamento e risultati”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commercio, la commissione esamina il progetto di legge di Foti sulle guide e i marchi dei ristoranti

IlPiacenza è in caricamento