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Commissione speciale su Bibbiano, Rancan: «La relazione finale un copione già scritto»

Il gruppo del Carroccio in Regione ha bocciato la relazione conclusiva elaborata dalla Commissione speciale d'inchiesta. «E' la conclusione “scontata” – commenta al riguardo il consigliere regionale leghista Matteo Rancan - di una farsa che non ha volutamente tenuto conto di come siano andati realmente i fatti in Val d'Enza, nella quale sono state negate le componenti sia ideologica che politico-partitica di uno scandalo che sul piano giuridico-penale deve ancora essere giudicato». «Non abbiamo approvato la relazione conclusiva della Commissione speciale su Bibbiano perché il votare un documento frutto di un copione già scritto e preconfezionato non solo era offensivo nei nostri confronti e di coloro che, in qualità di consiglieri regionali rappresentiamo ma anche, e soprattutto, nei confronti dell'intera comunità di Bibbiano e dei bambini e delle famiglie che, come denunciato dall'inchiesta Angeli&Demoni, risulterebbero essere le vittime di un “Sistema” che dovrà essere giudicato dalla giurisdizione penale».

Il consigliere regionale spiega così la posizione del Carroccio e l'astensione dal voto sulla relazione della Commissione. «Con tutta la buona fede possibile, come è possibile accreditare e sottoscrivere un documento scritto da quel medesimo Pd che, in questa vicenda, ha ricoperto contestualmente sia il ruolo della parte in casa che del giudice (di se stesso)? Come Lega li avevamo avvertiti: “O la relazione conclusiva della Commissione speciale metterà nero su bianco una chiara presa di posizione politica in ordine alla vicenda Bibbiano o la Lega non la sosterrà e ne presenterà una propria”. E così è stato». «E’ evidente – ribadisce il consigliere del Carroccio – che l’interpretazione dei dati relativi agli affidi in Emilia-Romagna secondo la quale in Emilia-Romagna non esiste un sistema che agisce scientemente per allontanare i minori alle famiglie è una lettura di parte, ovvero di quella parte politica rappresentata dal Pd che si è arrogata la presidenza della Commissione regionale d’inchiesta sui fatti di Bibbiano». «Ferme restando le risultanze che emergeranno delle indagini della magistratura che sta indagando sulla vicenda e sul business milionario che questa avrebbe generato, non possiamo negare come dietro alle storie di affidi illeciti ci sia un approccio culturale e ideologico che va assolutamente stigmatizzato. Ed è stato l'aver negato le componenti sia ideologica che politico-partitica di uno scandalo che sul piano giuridico-penale deve ancora essere giudicato che ci ha portato a voler prendere le distanze da una relazione conclusiva che sembra provenire da un copione già scritto e ben indirizzato», conclude il leghista.

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