rotate-mobile
Politica Gazzola

Comolli: «Rendiamo più trasparente il futuro di Rio Gandore»

La richiesta della minoranza consiliare di Gazzola

«Il direttore Roberto Reggi del Demanio – scrive in una nota il consigliere di minoranza Gianpietro Comolli - come pure il direttore regionale del Demanio, è stato molto chiaro il 25 novembre scorso, a Gazzola, alla presentazione del bando per le manifestazioni d’interesse da parte di tutti coloro che vogliono aderire e inoltrare idee-progettuali sulla destinazione d’uso o riuso della ex Polveriera Rio Gandore di Gazzola: entro il 31 marzo 2017 devono pervenire tutte le proposte, massima libertà, senza alcun vincolo se non quelli della burocrazia prevista dal federalismo demaniale che siano concrete e fattibili e poi sarà il comune, correggendosi il Sindaco e la maggioranza, a stabilire quali accettare, quali considerare, quelle di più inerenza con leggi e vincoli, quelle da approvare e quelle da cassare. Quindi un potere assoluto senza regole preventive, senza un binario di accesso, senza programmare visite e sopraluoghi visto che l’area “dovrebbe” essere cintata tutta, preclusa a tutti i privati, non usufruibile perché di proprietà temporanea e in attesa di destinazione al Comune. Quindi nessuno dovrebbe poter entrare. Infatti se entro il 15 dicembre 2018, come ha confermato Reggi, il comune non presenterà un progetto realizzabile di rivitalizzazione della ex Polveriera, Rio Gandore tornerà totalmente nelle mani del Demanio Statale che ne potrà fare l’uso che vuole. Venderlo o svenderlo, assegnarlo o lasciarlo tal quale? Nella mozione , Giampietro Comolli ricorda che il “destino” finali è solo nelle mani della maggioranza comunale e non del comune, infatti la maggioranza può contate su 8 consiglieri contro 3. Ricorda anche che l’area di circa 150 ettari boschivi e incolti in prevalenza, 103 fabbricati di cui 92 casermette costruite negli anni ’50-’60,  è stata totalmente bonificata dalla Difesa e che l’area è stata acquisita dal Comune in stato di assoluta sicurezza e totalmente bonificata. NOIxGAZZOLA, difronte alla assoluta discrezionalità finale del Sindaco, alla garanzia assoluta e dichiarata pubblicamente che il Comune è diventato proprietario del bene totalmente bonificato, al fatto il bando  del demanio non prevede vincoli di contenuti, metodi, analisi di valutazione e di rapporti costi/benefici, o priorità di scelte in base anche a norme e leggi esistenti che vincolano l’area ambientale, al fatto che non sono state previste ulteriori riunioni pubbliche, valutazioni di esperti e controlli sulla destinazione di un bene che è della collettività..

Chiediamo e sollecitiamo il Comune a fare subito due cose: la costituzione di una Commissione Temporanea per raccogliere, valutare e ordinare in un sistema coordinato e integrato le proposte che perverranno al fine di stabilire un ordine, una organizzazione, una classificazione trasparente, rispettosa dei diritti, attenta alle norme vigenti per tutta l’area, composta da 5 membri competenti, esperti autorevoli. Chiediamo di convocare una o più assemblee pubbliche per rendere edotta la cittadinanza dei progetti presentati e delle procedure applicate con massima trasparenza al fine che entro il 31 marzo 2017, i cittadini possano re-intervenire nella discussione e nella formulazione del piano finale.

Chiediamo poi la stesura, da parte della Commissione, un regolamento di valutazione, di garanzia, di trasparenza, di applicazione dei termini di tutte le idee-progetto presentate sulla base di pochi parametri, espressione delle leggi regionali e delle scelte politiche del Comune.

La motivazione concreta della commissione & Regolamento è palese e trasparente:  a) fornire informazioni preventive, prerogative e volontà certe a chi intende presentare progetti che contemplano il sistema della concessione e non della vendita, un canone o un obbligo di servizio per la collettività, compreso la prova della totale bonifica dei luoghi e manufatti,  da basarsi su quali modelli di sviluppo, metodi e modalità, usi e costumi per la ampia liberalità offerta positivamente dal bando del Demanio;  b) garantire certezza del diritto, trasparenza e equità e tutela anche giuridica sia per la maggioranza del consiglio e il Sindaco in prima persona che dovrà poi alle fine scartare e approvare proposte sia per chi avrà o non avrà la concessione di una parte dell’area o l’intera area in modo che non vi siano, dopo, ricorsi e appelli per  scelte in bianco senza regole oppure interpretate a piacere, visti i tempi e le modalità espresse dal Demanio».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comolli: «Rendiamo più trasparente il futuro di Rio Gandore»

IlPiacenza è in caricamento