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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

La Cassazione respinge il ricorso del Comune contro il Consorzio di Bonifica

Palazzo Mercanti condannato a pagare 11mila euro di spese. La vicenda riguarda i contributi di bonifica dal 1997 al 1999

Si chiude il lungo contenzioso tra Comune di Piacenza e Consorzio di Bonifica. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del Comune e condannato Palazzo Mercanti a pagare 11mila euro di spese. La vicenda risale all’agosto 2014 e riguarda i contributi di bonifica versati dal Comune di Piacenza al Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia - ora Consorzio di Bonifica di Piacenza - per gli immobili di sua proprietà.

La Corte di Appello di Bologna condannò il Comune di Piacenza a restituire al Consorzio oltre 134mila euro a titolo di contributi di bonifica dovuti per gli anni 1997, 1998 e 1999, mentre escluse la contribuzione, pari a circa 28mila euro, riferita ad alcuni immobili comunali rispetto ai quali la Corte di Appello non ritenne provata l’operatività del Consorzio in queste annualità.

La Giunta Barbieri, nel 2018, su indicazione del vicesindaco Elena Baio, espresse la volontà di ricorrere in Cassazione. La Giunta scelse di far rappresentare la difesa del Comune da un legale del Foro specializzato in materia: l’avvocato Franco Spezia, esperto e specializzato sulla questione, avendo già difeso il Comune di Piacenza contro il Consorzio di Bonifica per la medesima controversia davanti alla Magistratura Amministrativa e davanti al Tar di Parma.

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