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Dosi: “Azioni coordinate sul territorio per combattere le polveri sottili”

Dal candidato Sindaco Paolo Dosi, un comunicato relativo alla necessità di politiche coordinate per contrastare l''inquinamento atmosferico sul territorio piacentino

Dall'ufficio-stampa facente capo al movimento Paolo Dosi Sindaco, giunge un comunicato riguardante un importante problema sollevato dal consigliere comunale Guasconi, relativo alla necessità di politiche coordinate per contrastare l''inquinamento atmosferico sul territorio piacentino. Riportiamo integralmente il comunicato-stampa, a firma dello stesso Paolo Dosi.

Il consigliere comunale di Borgonovo Guido Guasconi ha sollevato, attraverso una lettera resa pubblica, un problema importante relativo alla necessità di politiche coordinate e condivise tese ad abbassare i livelli di inquinamento dell’aria. Tema prioritario tra i primi punti dell’ agenda del Sindaco di Piacenza che dovrà rendersi disponibile a svolgere un ruolo di coordinamento con i maggiori comuni della provincia per armonizzare i provvedimenti di contrasto all'inquinamento, anche alla luce della trasformazione delle Province.
Vale la pena ricordare che tutto il nostro territorio di pianura è immerso in una delle macroaree più inquinate nel mondo. Poco meno di un anno fa il Corriere della sera riportava un allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo il quale ogni anno nel territorio della pianura padana, considerando solo i 30 capoluoghi di provincia, sono circa 7000 i morti provocati dallo smog. «In Italia ogni cittadino perde in media 9 mesi di vita per l'esposizione» alle polveri sottili, spiegava Marco Martuzzi, uno dei responsabili del Centro europeo ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità. I medici dell’OMS davano anche alcuni consigli per azioni utili al miglioramento della situazione: favorire migliori tecnologie di veicoli e carburanti; ispezioni obbligatorie per auto e furgoni; incentivi fiscali per aumentare la mobilità pubblica; aiuti ai pendolari. Nello specifico della Pianura Padana, indicavano come necessarie «iniziative politiche armonizzate a livello regionale e interregionale, altrimenti le azioni intraprese da un singolo Comune porteranno a modesti risultati».
Appunto: nella nostra realtà si è diffusa l’idea, sbagliata, che le polveri sottili siano un problema solo nella città di Piacenza. Non è così e quei dati rilevati dall’OMS dovrebbero essere un campanello d’allarme per tutti ed uno stimolo per un agire comune teso a tutelare la salute dei cittadini, a partire da chi è più sensibile all’argomento: l’aumento della malattie respiratorie, e non solo, nei bambini dovrebbe aiutarci a riflettere a come conquistare alla lotta all’inquinamento le famiglie. Alcuni anni fa la Provincia agiva come punto di coordinamento anche in questo ambito, contribuendo a finanziare, ad esempio, i bus navetta verso la città.
Ci sono molte difficoltà per i Comuni ad affrontare il problema: manca un piano nazionale di lotta all’inquinamento, mancano le risorse a livello locale e scarso, per ora, è il consenso dei cittadini quando si tratta di limitare l’uso dell’auto. Tuttavia, grazie anche al fatto che si sono completate importanti opere infrastrutturali come il nuovo Ponte sul Trebbia, il cavalcaferrovia, tese a rendere più fluido il traffico e, per quel che riguarda la città, lo scudo antismog sull’autostrada, credo che si debba trovare nuovo vigore per condividere tra Comuni azioni coordinate contro le polveri sottili.


Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.paolodosi.it

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