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Raggi (Italia dei valori): "Lo scontro interno al Pd è lacerante”

Dura replica del candidato sindaco Samuele Raggi nei confronti dello scontro tra Cacciatori e Dosi, all'interno del Pd: "Le primarie devono rappresentare un'occasione di confronto sereno, non di inutili litigi"

Lo scontro nel Pd tra Francesco Cacciatore e Paolo Dosi è particolarmente accanito, così è l'Italia dei Valori, con il suo candidato alle primarie Samuele Raggi, a intervenire nel dibattito e a definire «lacerante» la situazione. Il suo comunicato, riportato di seguito, è durissimo.

"La campagna elettorale per le primarie sta assumendo, in questi giorni, i contorni di un vero e proprio scontro fra fazioni interno al Partito Democratico”. Samuele Raggi, ha preso in questo modo posizione sullo scontro interno al Pd che, alla lunga, potrebbe rivelarsi, sempre secondo Raggi, “lacerante”.

“Sugli organi d'informazione locali, rigorosamente a turno, - ha proseguito Raggi - i componenti delle ‘squadre’ a sostegno dei due candidati del PD, a cominciare dal sindaco Reggi,  si sono lanciati stilettate che denotano forti segnali d'insofferenza".

“Pur non volendo entrare in questioni interne al Partito Democratico, ritengo che le continue polemiche tra i sostenitori dei due aspiranti sindaci del PD, Cacciatore e Dosi, siano avvilenti almeno per due ordini di motivi: il primo è che questa stucchevole tifoseria oscura il confronto sui progetti per la città, tanto che non si è ancora capito quali siano i programmi dei due candidati e quali siano gli elementi di differenza. Potremmo infatti comprendere uno scontro tanto acceso e senza esclusione di colpi se fosse sostenuto dalla volontà di affermare inconciliabili visioni del futuro di Piacenza. Ma ci risulta difficile, come temo lo possa essere per tutti i piacentini, individuare in questa dura contrapposizione un fondamento programmatico.

Il secondo motivo consiste nel fatto che questo scontro personalistico, aggravato dall'onnipresenza del sindaco ancora in carica, svilisce l'importanza delle primarie come momento di confronto, trasformandole in una brutta copia della campagna elettorale di cui non si sente il bisogno”.

"Per quanto mi riguarda, mi impegnerò perché le primarie siano piuttosto un momento di positivo scambio di idee, che riesca ad appassionare i piacentini e a renderli davvero partecipi di una decisione tanto importante qual è la scelta del candidato sindaco di tutto il centrosinistra. Un ruolo bellissimo, a cui mi sono candidato per avere l'occasione di dimostrare che se ci si impegna in prima persona si possono cambiare le cose, che si può scegliere di non  interpretare sempre e solo la parte degli spettatori, ma lasciarsi coinvolgere e raccogliere a una sfida che sembra impossibile: quella di una politica diversa, fatta  per la gente, che sappia dare risposte ai bisogni delle persone a partire dall’ambiente in cui vivono, dal modo in cui si spostano, dalla creatività che sanno mettere in campo e dai mezzi tecnologici che un’amministrazione deve mettere a disposizione di tutti.  Certo, può  sembrare una sfida impossibile, come quella del giovane David contro il gigante Golia...ma sappiamo come è andata a finire”.

 

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