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«Con la Lega Nord in Giunta la sicurezza diventa solo uno spettacolare spot»

Chiaravalloti (Siap): «La sicurezza non deve avere colore politico. La Lega Nord alla guida della città utilizza problematiche come la sicurezza per fini elettorali»

Il Siap, sindacato di polizia, interviene dopo il blitz anti-droga ai Giardini Margherita del 24 luglio. Al blitz ha partecipato anche l’assessore (in quota Lega Nord) alla sicurezza Luca Zandonella. «Come avevo temuto – scrive in una nota il segretario provinciale Sandro Chiaravalloti - con l’avvento della Lega Nord in comune, la sicurezza diventa spot spettacolare per una sicurezza dell’apparire così come nel 2003 quando era al governo. In quel governo che maltrattò economicamente e giuridicamente gli addetti al comparto sicurezza. E così come quando Salvini indossava la maglia della Polizia di Stato in un comizio contro il governo, rendendo di parte un servizio che è di tutti e per il bene di tutti, (cosa che come Segretario avevo immediatamente criticato) in questi giorni  a Genova l’assessore alla sicurezza della Lega Nord effettua “ronde istituzionali”  e anche a Piacenza l’assessore alla sicurezza, come se avesse una qualifica di pubblica sicurezza o di Polizia giudiziaria,   presenzia al servizio della Polizia Municipale a riflettori accesi».

«In tutto questo, a mio modesto parere, si offendono tutti gli  specialisti  operatori della sicurezza,  qualsiasi divisa indossino, si offendono quei colleghi che quotidianamente, a fronte di qualifiche guadagnate con sacrificio e capacità operative ogni giorno, senza riflettori accesi, effettuano servizi  esponendosi a rischi per la propria incolumità e dei cittadini tutti in qualsiasi zona delle città.  Ancora una volta, ho l’impressione che la Lega Nord utilizzi le problematiche sulla sicurezza, che sa ben rappresentare in opposizione, per fini elettorali,  ma che, ancora una volta, giunta al potere, quella maglietta indossata della polizia di Stato, non avrà più nessun significato. Anche nel 2003 si organizzavano servizi spettacolari in una via che mi risulta sia la zona più controllata di Piacenza e che, nonostante questo, ancora oggi si chiede sicurezza. Cambiare strategia, no? Quei luoghi hanno bisogno di servizi permanenti, come il resto della città, e riqualificazione, ma comprendo che è più facile fare questo nell’apparire e non nell’essere.  Mi rivolgo ai miei colleghi, mi rivolgo a loro ricordando un passato che ci ha danneggiati e che , come si potrà notare, sta riemergendo nonostante gli errori del passato. Ciò, pertanto, a mio modesto parere, vuol dire che ci stanno ancora usando attraverso i nostri problemi che non risolveranno ma che peggioreranno.  Ho assistito casualmente ad alcune fasi di questo servizio oggi effettuato, e nel nostro interno, i testimoni ci sono, avevo preventivato quanto successo. Non è difficile». 

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