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"Concertazione, concretezza e risultato": il programma di Patrizia Barbieri si fa in tre

Riassume così in tre parole il suo programma Patrizia Barbieri, candidata sindaco per il centrodestra, che ha partecipato al confronto tra candidati organizzato dalla Cna, Confederazione Nazionale Artigiani, di Piacenza e moderata dal  presidente dell’associazione Dario Costantini

“Metto nel mio programma elettorale e amministrativo le caratteristiche che contraddistinguono la mia persona, vale a dire la concertazione per giungere a decisioni condivise, la concretezza che significa rifuggire i voli pindarici e le false promesse,  e il risultato, inteso come raggiungimento dell’obiettivo  per il territorio ed i cittadini”. Riassume così in tre parole il suo programma Patrizia Barbieri, candidata sindaco per il centrodestra, che ha partecipato al confronto tra candidati organizzato dalla Cna, Confederazione Nazionale Artigiani, di Piacenza e moderata dal  presidente dell’associazione Dario Costantini.

Entrando nel merito delle proposte rivolte alla piccola medio impresa e all’artigianato, la candidata per il centrodestra ha sottolineato alcuni dei punti qualificanti del proprio programma, a partire dal concetto di Piacenza Low Tax, inteso come strumento per “attrarre nel nostro territorio investimenti di imprese innovative e hi-tech, che più di altre impiegano lavoratori laureati. E in quest’ottica non mancano certo nella nostra città aree e manufatti attualmente vuoti che aspettano solo di essere riutilizzati e messi a disposizione  con previsione di tassazione agevolata . E un ulteriore occhio di riguardo sarà rivolto ai giovani under 35 che vogliono aprire una propria attività, a cui applicheremo agevolazioni tributarie ”.

“Legato a questo discorso - continua Patrizia Barbieri – abbiamo evidenziato nel nostro programma la necessità di valorizzare la presenza dei poli universitari quale fattore di sviluppo e opportunità di crescita per la città, mediante una sinergia tra amministrazione, mondo della ricerca, mondo imprenditoriale e delle professioni. Questo rapporto virtuoso si estrinseca attraverso la realizzazione di incubatori d’impresa e della creatività, spazi dove far nascere nuove iniziative imprenditoriali e sviluppare la creatività applicata in un rapporto sistemico ad alto valore aggiunto con la ricerca”.

“Ritengo – ha proseguito la candidata per il centrodestra – che attraverso il manifatturiero Piacenza possa tornare ad avere quello sviluppo economico, e quindi sociale, che in questi anni ha miseramente perso. Dobbiamo quindi smettere di accettare questa logica di umiliazione del lavoro autonomo e delle imprese artigiane, spesso messe in condizione di non poter non solo operare ma neppure aprire ,strette tra la morsa della burocrazia e quella del fisco.Alcuni punti che svilupperemo nella nostra azione amministrativa  saranno quindi l’equa tariffazione e la sburocratizzazione : nel primo caso mi riferisco in particolare al discorso legato alla TARI che incide pesantemente sulla vita delle piccole attività, per cui proponiamo una tariffazione puntuale e non a metri quadri. Nel secondo caso penso, invece, a pratiche virtuose per agevolare il disbrigo delle pratiche evitando inutili appesantimenti. Occorrerà inoltre incentivare il ricorso al microcredito che è uno strumento efficace per l’avvio di nuove attività, soprattutto di quelle giovanili.”

Parlando ancora di piccole e medie imprese e di lavoro autonomo Patrizia Barbieri ha lamentato l’abbandono in cui queste attività versano.” Riteniamo sia indispensabile la loro valorizzazione anche con la previsione di una diretta rappresentanza negli organi decisionali operativi”. La candidata ha infine toccato alcuni argomenti più specifici, legati al mondo del lavoro femminile e ai pensionati: “Non solo perché sono donna – ha detto – ritengo che il lavoro femminile vada tutelato, con una particolare attenzione alla conciliazione dei tempi casa-lavoro, all’incentivo a forme di telelavoro o part-time per le mamme e al sostegno alla previsione di asili nelle aziende. Non possiamo infine non pensare agli ex lavoratori, i pensionati, per i quali si devono prevedere tutele e garanzie sociale, puntando anche a sfruttare la loro esperienza come patrimonio per la crescita”.

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