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Consiglio, Borotti (Pd): «Chiunque alla guida della città ora avrebbe delle difficoltà»

Secondo "round" sul bilancio a Palazzo Mercanti. Polledri porta caffè e antidepressivi in aula: «Solo così si va avanti grazie a questa Amministrazione». Ancora critiche sulla partecipazione a Expo. Putzu (Fi): «Qua diamo contributi a troppi, non siamo un ente assistenziale come la Caritas». Fiazza (Pd): «Piazzetta Piacenza patrimonio della provincia»

Ancora spazio agli interventi dell’opposizione in consiglio comunale durante il dibattito sul bilancio previsionale, arrivato al secondo giorno di discussione. Maria Lucia Girometta, capogruppo di Forza Italia, ha iniziato il suo intervento focalizzando l’attenzione su Piazzetta Piacenza a Expo.  «E’ costata molto, speriamo dia risultati: vedo tante critiche sui giornali al riguardo. Spero che Piacenza possa fare qualcosa a livello turistico nei prossimi mesi per attirare visitatori in città». Girometta ha puntato il dito contro le spese e gli interventi fatti su via Dante in questi mesi. «Stiamo spendendo troppo per fare una cosa brutta. Chiedo più attenzione alla sicurezza: anche ieri sera c’è stato un episodio di cronaca nera in via Roma. Invece che spendere i soldi per rimettere a posto otto piazzole per i nomadi del campo di via Torre della Razza, potevamo tenerli per piacentini in difficoltà».

«È vero, ci sono tante persone che si rivolgono al Comune – ha sottolineato Filiberto Putzu (Forza Italia) – ma l’ente non è la Caritas: non dobbiamo mantenere per forza inalterati tutti i servizi sociali a discapito del resto. Troppi cittadini beneficiano, secondo me, di contributi pubblici. Sarebbe bello sapere quanti – e soprattutto chi sono - vengono aiutati in questo. È giusto aiutare, ma il Comune non è un ente assistenziale». Putzu da tempo sottolinea la forte incidenza di cittadini stranieri, soprattutto minori, nel numero dei contributi e delle assistenze. «Qualche mese fa abbiamo approvato un documento per lo sviluppo economico locale: da allora non ne abbiamo più parlato. Che ritorno economico abbiamo da Expo?». Putzu ha criticato la scelta di utilizzare l’avanzo di bilancio 2014 per estinguere i mutui del Comune. «Alla luce di questi conti e di questo periodo di “vacche magre”, non è stata una gran mossa impiegare l’avanzo proprio lì. Spendiamo ancora un milione di euro in rotatorie, a cui si aggiunge l’investimento per ristrutturare la Chiesa del Carmine, il restauro da un milione di euro per Bastione Borghetto». putzu-2-3

«E’ una relazione sul bilancio – ha preso la parola Erika Opizzi (Fratelli d’Italia) - piena di errori grossolani. Siete un’amministrazione di centrosinistra, potreste avere più peso con le istituzioni più alte governate dal Pd. Nell’ultimo anno ci siamo soffermati molto sul progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall, che porterebbe nelle casse comunali 4 milioni di euro di oneri di urbanizzazione. Voglio vedere concluso questo progetto, anche se secondo me questa partita non finirà bene, visto che tutto dipende dalla vendita degli immobili comunali di via Scalabrini e via Verdi». Anche Opizzi ha lamentato mancanze nella gestione di Expo. «Nessuno si accorge di noi: la Zolla presenta diversi problemi, son stati spesi troppi soldi per niente. Nella relazione si parla pure dei pendolari: si dice che l’Amministrazione promuoverà incontri con loro per discutere della situazione…Sono proprio contenta di non essere più una pendolare». Il consigliere è tornata su una polemica dei giorni scorsi riguardante l’ufficio legale del Comune. «Mi dispiace che l’assessore Gazzola non dia spiegazioni sull’ufficio legale: ci sono tanti dipendenti, paghiamo un milione e 600mila euro all’anno e poi diamo incarichi esterni a persone specializzate, mantenendo in organico comunque la presenza di una cuoca. Bisogna rivedere questo settore dell’ente e razionalizzare le società partecipate come “Piacenza Expo”». Altro tema toccato da Opizzi è il rapporto dell’Amministrazione con la Municipale. «L’abbiamo lasciata in balia degli avvenimenti senza un comandante per diversi mesi. Avete esasperato gli animi con gli agenti, assumetevi le vostre responsabilità».

Carlo Pallavicini (Sinistra per Piacenza) si è rammaricato del provvedimento di chiusura per tre mesi della Coop Infrangibile a causa di episodi di spaccio. «Non è sviluppo raddoppiare il polo logistico facendo altre colate di cemento a Piacenza, mantenendo la stessa qualità del lavoro. Non potete costruire ancora qualche altro capannone dove poi verranno sfruttati gli immigrati che vi servono per ragioni elettorali». Pallavicini ha nuovamente espresso le sue perplessità su come è stata gestita la delicata questione Asp. «Speriamo che fra un anno non ci riproporrete la gara per affidare la gestione del servizio a un'altra cooperativa». Il consigliere durante gli ultimi mesi ha continuato ad allontanarsi sempre di più dall’Amministrazione: nel dicembre 2014 “Sinistra per Piacenza” e “Rifondazione Comunista” sono di fatto uscite dalla giunta.

Il Partito Democratico ha difeso il bilancio per voce di Christian Fiazza. «Un’idea di città ce l’abbiamo, abbiamo una condivisione dei benefici e degli oneri senza alcuna distinzione di razza e provenienza geografica. Quando abbiamo iniziato a governare questa città c’erano semafori ovunque, niente rotonde, una sola pista ciclabile, pochi parchi. L’amministrazione Guidotti controllava la città come nel 1813: s’interessava solo di quello che c’era dentro la cinta muraria. I quartieri e le periferie non esistevano. Il centrodestra ha isolato la città economicamente. Ora siamo vicini a portare a casa risultati sulle aree militari. E ricordo che i campi nomadi a Piacenza li ha fatti nel 1998 il centrodestra». Fiazza ha considerato le somme investite su Expo – «manifestazione straordinaria» - ragionevoli. «E’ una Piazzetta funzionale, patrimonio di questa provincia. Siamo l’unica città d’Italia ad avere una sede fissa, ci siamo mossi prima degli altri. Altre province hanno subaffittato spazi in altre realtà spendendo molto più dei nostri 340mila euro».  «Piazzetta Piacenza – ha proseguito - è un seme: alcuni negozi del centro ci dicono che ci sono presenze in più in città. Ci stiamo provando, voi non c’avete mai provato: qua sta la differenza tra centrosinistra e centrodestra. Il nostro welfare è di 25 milioni di euro: “non vogliamo lasciare indietro nessuno”, mentre l’opposizione pensa che per andare avanti sia necessario perdere qualcuno per strada». Christian Fiazza-4

Coup de theatre del consigliere del Carroccio Massimo Polledri, che ha tirato fuori in aula, durante il suo intervento, caffè e antidepressivi. «Questo è quello è servito per andare avanti in questi di Amministrazione. In questi anni abbiamo visto piovere tasse, troppe tasse: bisognerebbe andare in Procura e denunciare Renzi e Monti, o ricordare a Reggi – che siede su una poltrona da centomila euro all’anno – che lo Stato fa una vera e propria rapina». Polledri ha criticato le “ricette” del centrosinistra per Piacenza. «Voi pensate agli assistenti sociali, noi più a militari ed agenti. Ci vuole la cultura della tolleranza zero, della cura del territorio, della prevenzione». Anche il rappresentante del Carroccio, dopo Foti e Negri, ha lanciato un appello alle istituzioni per discutere al più presto di Aree Vaste».  

Critiche all’intervento di Christian Fiazza sono arrivate da Paolo Garetti (Lista Sveglia). Secondo il civico, Fiazza sarebbe partito troppo lontano nel tempo – citando l’Amministrazione Guidotti del 1998-2002 – per discutere e analizzare il bilancio 2015. «Discorso fuori luogo e fuori tema. Questo bilancio è lo specchio di quello che sta succedendo a livello nazionale. I Comuni stanno diventando come le amministrazioni di condomini. Piacenza non più quell’isola felice che pensavamo che fosse nelle classifiche di benessere. Qua parliamo di “smart city” mentre ci sono problemi economici. È molto facile non far rimanere indietro nessuno se si sta fermi…».

«Veniamo da tre anni difficili – ha sottolineato invece Stefano Borotti del Pd -, ci sarebbe una situazione di difficoltà amministrativa per chiunque fosse alla guida della città, viste le circostanze. Negli ultimi anni è cambiato tutto: l’esperienza Reggi 2002-2012 per questa città non è concretamente paragonabile all’esperienza degli ultimi tre anni. C’è una crisi della finanza pubblica che colpisce ripetutamente gli enti locali e una debolezza politica dei comuni. In questo bilancio ci sono tutte le contraddizioni di questa situazione di tamponamento delle emorragie finanziarie».

«La città – ha preso infine la parola l’assessore al bilancio Luigi Gazzola per replicare in poco tempo alle critiche – è stata migliorata grazie a Expo. Ritengo suggestiva la proposta di Foti sulle Aree Vaste: il tema dovrà essere affrontato sul piano politico in altra sede. In questo bilancio abbiamo contenuto la pressione fiscale garantendo la qualità dei servizi. Irpef e Tari non le abbiamo toccate. Non credo che le Consulte non siano in grado di leggere il bilancio: sono persone che hanno dimestichezza con i documenti in quel ruolo da molti anni». La discussione sul bilancio riprenderà il 13 luglio: spazio a emendamenti (in totale 37) e ordini del giorno.

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